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“Contratto Sputnik per 3,5 milioni di dosi”: l’annuncio di De Luca

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Il Governatore della Regione Campania, intervenendo nella serata di ieri, mercoledì 31 marzo, a “Porta a Porta“, ha illustrato l’accordo tra la Regione e l’azienda produttrice del vaccino anti-Covid russo Sputnik: il prezzo è simile al Pfizer e la fornitura, se sarà approvata da Aifa e/o Ema sarà di 3,5 milioni di dosi.

La Campania ha stipulato un accordo con l’azienda produttrice del vaccino anti covid russo Sputnik che prevede l’acquisto di 3,5 milioni di dosi in tre mesi con la possibilità di prenderne altri 3.

Il prezzo verrebbe rimodulato nel caso anche l’Italia, o l’Unione Europea, stringesse un accordo per lo stesso farmaco.

Lo ha ribadito il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ieri sera durante la trasmissione Porta a Porta, spiegando che il costo del vaccino russo è simile a quello del Pfizer e che il contratto è subordinato all’approvazione di Sputnik da parte di Ema o Aifa.

L’annuncio del contratto nei giorni scorsi aveva destato perplessità, in quanto il vaccino russo non ha ancora ricevuto l’approvazione: il premier Draghi aveva raccomandato “attenzione” nel siglare accordi di questo genere, in quanto i tempi per l’ok non sono certi.

“Non c’è alcun ostacolo a fornirsi di altri vaccini al di fuori di quelli contrattualizzati dall’Unione Europea, per i quali non possono procedere né le Regioni né lo Stato Italiano noi siamo vincolati dalla normativa europea a non fare contrattazioni con Pfizer, Astrazeneca, Moderna e Johnson & Johnson. Per quanto riguarda le altre aziende non c’è alcun vincolo, e dunque siamo andati avanti cercando interlocutori sul mercato mondiale. Abbiamo fatto una gara sulla base delle norme del codice dei contratti del nostro Paese, ha risposto l’azienda produttrice di Sputnik, abbiamo contrattualizzato con Sputnik. L’accordo che abbiamo raggiunto è di questo tipo: si fa un contratto, ma l’esecutività parte immediatamente dopo l’approvazione del vaccino da parte di Ema o Aifa. Abbiamo 4 mesi di tempo, se in questo periodo abbiamo l’approvazione degli organi di controllo si va avanti, altrimenti decade il contratto” ha spiegato De Luca .

Le dosi del vaccino russo costano circa 8,5 euro, un prezzo paragonabile a quello di Pfizer. Il contratto prevede, nel caso venga finalizzato l’acquisto, la ricezione di 500mila dosi nelle prime due settimane e di altri 3 milioni di dosi nei 3 mesi successivi, con la possibilità di opzionare altri 3 milioni di dosi.

La Campania ha stipulato questo accordo, ha spiegato ancora De Luca, perché l’obiettivo è quello di “immunizzare tutti i cittadini per inizio autunno“, e per raggiungerlo “abbiamo bisogno di vaccini. Fino a una settimana fa la Campania aveva 130mila vaccini in meno rispetto alla percentuale di abitanti che ha sul totale nazionale. Il nuovo commissario di governo ha introdotto il criterio ‘un cittadino un vaccino’, va bene così, stiamo cominciando a recuperare anche quello che non ci era stato mandato“.

Sui “numeri della pandemia per la verità siamo abbastanza sereni”, ha detto ancora Vincenzo De Luca. E poi ha aggiunto: “I due dati che alla fine misurano il livello dell’epidemia sono questi: il primo è il numero dei decessi, il secondo è il numero delle terapie intensive occupate. Per quel che riguarda la Campania, per un verso e per l’altro, abbiamo una condizione che fa stare fiduciosi, a condizione ovviamente che non perdiamo il senso della responsabilità e della misura”.

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