Fu una truffa il sequestro dell’imprenditore bresciano Alessandro Sandrini. Una messinscena messa in atto con la complicità della vittima da una banda di tre persone che sono finite in carcere su richiesta della Procura di Roma.
Come riporta TGCOM24, i tre proposero all’italiano di simulare un sequestro in cambio di denaro, ma una volta giunto in Turchia, come richiesto dalla banda, fu “venduto” a un gruppo vicino ad Al Qaeda e trasferito in Siria dove rimase dal 2016 al 2019 quando fu liberato.
La banda è accusata di sequestro di persona per scopo di terrorismo mentre a Sandrini è contestata la simulazione di reato e truffa.