Ha aperto oggi, all’interno della Galleria Principe di Napoli, “La casa del Rider”: è la prima in Italia.
L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto “Nuovi Lavori, nuove tutele” che vede coinvolti, l’Inail – Direzione regionale Campania, la NIDIL CGIL NAPOLI e l’Associazione Napoli Pedala, con il patrocinio morale della Presidenza della Camera dei Deputati e del Comune di Napoli.
Ad un mese dalla firma dell’accordo per l’avvio del progetto e nonostante le difficoltà della zona rossa in Campania, i lavori per l’allestimento di questo spazio non si sono interrotti, ma sono proseguiti con maggior impegno.
“La Casa dei Rider”, che apre nella centralissima Galleria Principe di Napoli, si sviluppa su una struttura di due piani, di cui uno è dedicato al bar ed all’officina bici, mentre l’altro è uno spazio accogliente a disposizione dei lavoratori, dotato di area ricarica per bici elettriche, deposito zaini, parcheggio bici, spogliatoi, sala riunioni, e relax zone.
Questo spazio, offrirà servizi di consulenza per la difesa delle tutele individuali e collettive dei lavoratori, tra cui, informazioni e chiarimenti sulle varie tipologie contrattuali adottate dalle piattaforme di food delivery, informazioni su adempimenti fiscali, previdenziali e ufficio legale.
Si terranno corsi di manutenzione bici e seminari informativi sulla corretta postura nell’utilizzo della stessa e di guida sicura della bici in ambiente urbano, nonché focus informativi sui temi della sicurezza sul lavoro e delle tutele ad essa connesse, in particolare per quanto attiene le norme anti-infortunistiche e di promozione della salute.
Sarà distribuito ai lavoratori anche un “kit per la sicurezza” che conterrà materiali informativi inerenti la salute e sicurezza sul lavoro e i dispositivi di protezione individuali (mascherine, pettorina catarifrangenti, casco, guanti, protezioni, attrezzatura per manutenzione bici ecc.).
Oggetto del progetto sperimentale, unico sul piano nazionale, è quello di migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori del settore del delivery (in particolare del food delivery) e rendere consapevoli istituzioni e cittadini sui temi della sicurezza stradale che, nel caso dei riders, rappresenta il principale e quasi esclusivo luogo di lavoro.
La Casa del Rider, sarà anche un luogo di condivisione a servizio dei tanti lavoratori della gig economy, ma anche luogo di elaborazione di nuove sfide da intraprendere.
Una di queste è quella della transizione ecologica, la bici strumento di libertà, deve ritornare ad esserlo completamente, diventando il mezzo di trasporto prioritario per le consegne. Per fare questo sarà necessario mettere in campo pressioni per modificare le regole dell’algoritmo delle imprese del delivery, che spinge solo a correre, violando la dignità delle persone ed appesantendo il carico d’inquinamento dell’ambiente.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Adele Pomponio, direttrice regionale vicaria Inail Campania, Alessandra Clemente, assessora comunale al Patrimonio, ed Andrea Borghesi, segretario generale NIdiL Cgil.
Per il presidente di Napoli Pedala, Luca Simeone “cavalcare una bici o uno scooter e affrontare consegne disumane da una parte all’altra della città per quattro spiccioli è una situazione sulla quale dobbiamo fare attenzione e luce. Da questo luogo chiamiamo a un patto di cittadinanza tra i consumatori, le aziende e i rider sul tema dei diritti per far nascere da questa esperienza un delivery etico, sostenibile e sociale”.