Alta tensione tra Casa Bianca e Cremlino: il Presidente americano Joe Biden, ha infatti sostenuto, durante un’intervista in Tv, che Vladimir Putin sia un assassino.
Quando il giornalista George Stephanopoulos gli ha chiesto: “Lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un killer?“, Biden non ha esitato a rispondere: “Lo penso“.
Il presidente degli USA ha poi continuato sostenendo che il leader del Cremlino “pagherà un prezzo” per aver tentato di influenzare le elezioni presidenziali.
Le parole, molto aspre, arrivano all’indomani della diffusione del rapporto dell’intelligence Usa, secondo cui Putin autorizzò le operazioni per denigrare Biden e aiutare il suo rivale Donald Trump, minando la fiducia nel processo elettorale ed esacerbando le divisioni socio-politiche degli Stati Uniti.
“Abbiamo avuto una lunga conversazione, lui ed io. Lo conosco relativamente bene. Io conosco te e tu conosci me. Se stabilisco che è successo, sii preparato“, ha proseguito, raccontando di una telefonata avvenuta con lui a fine gennaio.
Nonostante il suo giudizio fortemente negativo, il presidente Usa ritiene tuttavia possibile “camminare e masticare una gomma“, ossia lavorare con la Russia su questioni che interessano gli Stati Uniti, come gli accordi sugli armamenti.
Non è tardata ad arrivare la risposta da parte della Russia, i cui esponenti politici non si sono limitati neppure loro nei commenti nei confronti del leader americano.
La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha infatti affermato: “La nuova amministrazione Usa è al potere da quasi due mesi, la pietra miliare simbolica dei 100 giorni non è lontana, e questa è un’occasione appropriata per cercare di valutare in cosa la squadra di Biden sta facendo bene e in cosa no. La cosa principale è capire se si possono trovare modi per migliorare le relazioni russo-americane che sono in una condizione difficile e che Washington ha sostanzialmente spinto in un vicolo cieco negli ultimi anni. Siamo interessati a prevenire il loro degrado irreversibile, se gli americani capiscono i rischi che questo comporta“.
Non sono meno forti le dichiarazioni scritte sul suo canale Telegram dal presidente dalla Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin: “Biden ha insultato i cittadini del nostro Paese con la sua dichiarazione, Putin è il nostro presidente, gli attacchi contro di lui sono attacchi alla Russia. Il leader di un Paese che si proclama un difensore dei principi democratici e della moralità non può comportarsi così. Nessuno è autorizzato a parlare del nostro capo di stato in questo modo“.
Fonti diplomatiche hanno inoltre reso noto che in seguito alle parole di Biden, la Russia ha richiamato il suo ambasciatore negli Stati Uniti per consultazioni.