L’arte e la bellezza trovano sempre il modo di mostrarsi. Questo il tema centrale della rassegna d’arte contemporanea intitolata “FEM.ART-Female Art”, che ruota intorno al soggetto ‘donna’ e che si è tenuto presso il Caffè degli artisti nella sua sede ad Afragola, in via Giuseppe Garibaldi. In un primo momento, la mostra doveva essere aperta al pubblico, salvo poi cambiare programma per l’impossibilità dovuta al Covid.
FEM.ART è la risposta degli artisti alla discriminazione, al degrado e alla limitazione che ancora oggi circondano l’universo femminile. Il messaggio è chiaro: la donna deve essere messa al centro della vita sociale tutti i giorni, non solo l’8 marzo, così come accade nell’opera artistica in qualunque forma essa si produca. All’interno di questa rassegna la donna, viene esaltata e celebrata nei mille modi in cui ella si mostra e si muove nella vita.
Gli artisti che espongono, hanno regalato alla rassegna e a chiunque li ammirerà la loro visione della donna, dell’essere e dell’universo del femmineo tutto, ben consapevoli di accarezzare il più fertile soggetto ispiratore della creazione artistica: e non poteva essere altrimenti, parlando del soggetto della creazione e della vita per eccellenza. In ogni opera, vengono esplorati i mille mondi che sono racchiusi tutti insieme nella natura femminile, quali il fascino, la bellezza, le sinuosità amabili e morbide, le movenze gentili; ma anche la comprensione, l’attenzione, la disponibilità, la caratteristica propria della donna di essere presente sempre per tutti, di farsi casa ed accoglienza. Lo scopo di questa rassegna è quello di porre la donna alla base della rinascita sociale, che parta dall’essenzialità e dalla pratica costante del fare per gli altri.
In sostanza, con questa rappresentazione gli artisti, hanno intenzione di rivedere la posizione sociale della donna, troppe volte maltrattata e umiliata e spesso denigrata e sminuita. Una celebrazione delle donne insomma, tutte ed ognuna che costruiscono e non distruggono, che comprendono e non giudicano, che lottano a voce alta e in silenzio per i propri diritti e per quelli del mondo, perché hanno la consapevolezza che il mondo è figlio delle donne.