Messaggi e foto scioccanti quelle pubblicate da Fabrizio Corona sui propri profili Instagram, in seguito alla decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che gli ha revocatoi domiciliari e deciso per l’immediato trasporto in carcere.
“Questo è solo l’inizio, sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie, chiedo che venga il presidente del tribunale di sorveglianza e che guardi gli atti (inquadra sangue per terra n.d.r.)” La risposta di un Corona visibilmente fuori di senno che decide di ferirsi ad un braccio e pubblicare tutto con un video sui social.
“Adesso vi faccio vedere come si combatte l’ingiustizia. Pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto”, ha scritto Corona sulla sua pagina Instagram, pubblicando la foto della sua faccia ricoperta di sangue.
Lo sfogo ,che ha il sapore chiaro di minacce, è rivolto soprattutto nei confronti dei due procuratori che hanno chiesto il suo ritorno dietro le sbarre: “Dottoressa Corti (si riferisce al giudice Marina Corti), Lamanna (il procuratore generale Antonio Lamanna) questo è solo l’inizio. Quanto è vero dio che sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie”, ripete poi.