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CAIVANO farebbe rabbrividire anche Dante. Sindaco permaloso. Sospetta solidarietà di “Noi Campani”

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CAIVANO – “Lasciate ogne speranzavoi chintrate” è la scritta che compare sulla porta dell’Inferno dantesco. Virgilio, per infondere coraggio a Dante, lo prende per mano e lo introduce nel mondo delle tenebre eterne sconosciuto ad ogni essere vivente. Inizia così il viaggio di Dante e allo stesso modo è cominciato anche il viaggio dei caivanesi che affidandosi ad una intera classe dirigente sprovveduta ed incapace sono costretti a sorbirsi schermaglie da quattro soldi dei vari addetti ai lavori, vedendo sempre di più i veri temi abbandonati nel cassetto e rispolverati solo quando si parla in perfetto politichese.

Sono passati sei mesi dalle ultime elezioni amministrative e del cambiamento tanto annunciato dal primo cittadino nemmeno l’ombra. In città, i suoi tifosi, compresi i consiglieri di maggioranza non fanno altro che dire: è presto per tirare le somme. Senza sapere che il Commissario Prefettizio Anna Nigro ad Afragola ha risolto due annosi problemi in una settimana. Questo è uno dei tanti esempi che si possono fare di buona amministrazione ma veniamo ai fatti dell’Antica necropoli atellana.

Che nell’ultima città a nord di Napoli avessimo un sindaco permaloso e suscettibile l’abbiamo scritto a più riprese. Non si è mai registrato un primo cittadino che si prendesse la briga di rispondere alla Stampa e alle critiche più di quanto fa Enzo Falco e questo lo si deduce dal suo ultimo post dove cerca di stabilire la sua verità dopo che un blog ha pubblicato un video che mostrava una perdita d’acqua cospicua all’Auditorium Caivano Arte. Il primo cittadino, al netto del politichese adottato nello scritto dove continuamente fa uso dei verbi al futuro, nel suo post asserisce che quel Teatro è vandalizzato da diversi anni e che non è nella disponibilità del Comune perché affidato da anni ad un privato. Il Sindaco dimentica di scrivere, o forse non lo sa, che così come da qualsiasi contratto di locazione la manutenzione straordinaria è in capo al proprietario del bene, in questo caso al Comune di Caivano e col suo politichese dimentica, o forse non sa, di informare i cittadini che non può pretendere ingenti investimenti da un aggiudicatario se l’affidamento viene bandito di anno in anno. Inoltre nel post il primo cittadino tenta di vantarsi di un’azione amministrativa portata avanti dalla Responsabile Anna Damiano ai tempi della terna commissariale come quella del Project Financing per la riqualificazione del Delphinia, tentando di prendere ancora in giro i cittadini caivanesi.

Post del Sindaco Enzo Falco

La fortuna di questo sindaco però sta anche nella scarsa preparazione e nell’inadeguatezza delle altre forze politiche. È di alcuni giorni fa la difesa a spada tratta del gruppo Noi Campani nei confronti dell’Assessore alla Manutenzione Carmine Peluso dopo il nostro articolo che invitava lo stesso assessore a fare chiarezza circa la sua posizione menzionata nella determinazione dirigenziale su un affidamento diretto (leggi qui). Premesso che avremmo preferito che a rispondere al nostro quesito fosse stato l’Assessore in persona e non i suoi avvocati difensori, ma poi: chi ha mai accusato l’Assessore di intromettersi nell’attività gestionale? Ma i Consiglieri del gruppo “Noi Campani” sanno leggere l’italiano? Ma poi perché rispondono loro? Perché i nostri dubbi non sono stati dipanati dall’Assessore o almeno dal suo gruppo consiliare? Cosa hanno da spartire quelli di “Noi Campani” con l’Assessore Carmine Peluso in merito a questo affidamento diretto di trentamila euro?

In realtà il fatto che tra tutta la maggioranza a correre ai ripari, nell’inutile solidarietà all’Assessore siano stati solo quelli del gruppo mastelliano crea ulteriori dubbi. E in tutto questo il sindaco cosa fa? Si è visto, ha parlato, ha scritto qualcosa? O il primo cittadino salta dalla sedia solo quando è lui ad essere criticato in prima persona e non si occupa, per non guastare gli equilibri, di ciò che fa il suo esecutivo?

Stupisce inoltre come quelli di “Noi Campani” non ricordino il nome della nostra testata, apostrofandoci come “giornale locale”, mentre conoscono bene il nome, indirizzo e recapito telefonico quando hanno interesse a far emergere le loro ragioni. Questa non è politica ma è mero opportunismo e allora chiediamo a gran voce, oltre che all’Assessore Carmine Peluso di fare chiarezza – richiesta ancora disattesa – cosa spinge il gruppo “Noi Campani” ad arrivare per primi, oltre che soli, nella inutile solidarietà – visto che non è stato accusato di nulla – all’Assessore alla manutenzione? Perché il resto della maggioranza tace su quest’argomento?

E in tutto questo cosa fa l’opposizione? Nulla! Dorme! Oramai anche i Consiglieri di minoranza confondono il ruolo di cronista con quello di Consigliere. Evidentemente una lotta intrapresa da una testata giornalistica non deve essere cavalcata in Consiglio comunale per non fare pubblicità alla testata. Forse è questa l’idea. O forse questi sono argomenti troppo scomodi che possano far saltare le poltrone di qualcuno? O peggio ancora c’è qualche tipo di connivenza tra qualche esponente di opposizione su quest’argomento?

Così ci si va a distrarre su delle cose inutili come l’isola ecologica dando la stura ad un assessore inadeguato come Pasquale Penza di diventare uno statista e fare chiarezza sul fatto che in zona rossa sarebbe stato più utile ritirare gli ingombranti a domicilio.

Purtroppo per i caivanesi, misurando il livello politico dell’intera classe dirigente, c’è ancora tanto da soffrire e a chi ha riposto speranze nelle ultime amministrative c’è solo da dirgli: “Lasciate ogne speranzavoi chintrate”.

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