FRATTAMAGGIORE – Non è normale, non è assolutamente normale che un Sindaco in perfetta continuità amministrativa di se stesso, dopo tre mesi di consiliatura, visto che il primo Consiglio di insediamento si è svolto a Dicembre 2020, già deve fare i conti con rimpasti di giunta ed equilibri di poltrone.
Un classico copione che si svolge in tutti comuni dove alle elezioni per essere sicuri di vincere al primo turno si creano coalizioni carrozzoni con tutti dentro per ottenere il più alto numero di voti. Questo fenomeno crea equilibri flebili manifestando una lottizzazione delle cariche politiche in netto contrasto con ciò che detta il manuale Cencelli. Se poi a tutto questo ci aggiungiamo il fatto che anche le liste nascono senza un giusto percorso politico condiviso si assiste a quanto sta accadendo nel gruppo “Fratta al Centro” che dopo appena tre mesi dalla presentazione della Giunta il secondo eletto della lista Peppe Ferro, in netto contrasto col suo collega di gruppo Antonio Lamberti, non riconosce più il proprio vicesindaco Michele Granata come suo rappresentante all’interno dell’esecutivo.
Questa differenza di visione col suo collega di partito fa in modo che lo stesso Ferro cominci a guardarsi intorno. Infatti da indiscrezioni pare che lo stesso consigliere stia in trattativa con i due di “Fare Democratico” Franco Del Prete e Daniele Barbato per formare un gruppo a tre, indebolendo così il vicesindaco che si ritroverebbe rappresentato da un solo consigliere e rafforzando il gruppo di Franco Del Prete compresa la sua richiesta di essere rappresentato in giunta a scapito della brava Pina Chianese che finora ha mostrato passione e dedizione per il suo ruolo.
Infatti non solo Franco Del Prete recrimina un suo assessore ma la trattativa con Peppe Ferro potrebbe far passare le richieste del gruppo liberale da uno a due assessori, dove il secondo dovrebbe essere proprio indicato da Ferro, visto che Daniele Barbato sarà rappresentato dallo staffista Danilo De Bernardo. Anche se al posto di Peppe Ferro ci sarebbe poco da stare tranquilli, visto che portare il gruppo a tre potrebbe anche solo essere una mossa atta ad alzare la posta con il Sindaco per accelerare i tempi e alla fine accontentarsi della prima richiesta.
Tornando a Pina Chianese, a meno che il suo ruolo non era ben chiaro fin dall’inizio, con un patto pre elettorale, anche alla giovane avvocato non si spiega questa staffetta dopo appena tre mesi circa dalla presentazione della giunta. Forse il Sindaco Marco Antonio Del Prete, visti anche i risultati elettorali che lo hanno visto deficitare di 550 voti rispetto alle liste, ha voluto riservarsi una casella mobile in giunta per poter accontentare in maniera celere il primo tiratore di giacca che si presentasse.
Ma in realtà non è solo Pina Chianese ad essere in bilico. Quelle che traballano sono anche le poltrone dello stesso Michele Granata, dato che non è solo la nomina di vicesindaco ad essere in discussione ma anche le sue deleghe e Camillo Pezzullo rappresentato nel legislativo dal solo Gennaro Alborino. Insomma troppe figure deboli e troppe poltrone da rinforzare e c’è qualcuno pronto a giurare che non sarà solo una questione di nomina ma anche di deleghe, visto che difficilmente un Consigliere scaltro come Franco Del Prete, indicando il nome di Teresa Anatriello – terza non eletta in Fare Democratico – si accontenterebbe delle deleghe oggi affidate alla sicura uscente Pina Chianese.
Da tutto questo bailamme il dato politico che esce fuori è alquanto allarmante. Un sindaco che ha già amministrato per cinque anni la città, anche se gli equilibri di giunta sono stati sempre il suo cruccio, doveva, quanto meno, avere le idee già chiare e invece a cinque mesi dalla sua elezione è ancora impegnato a trovare gli equilibri nel poltronificio frattese e da quello che si evince non ci vorrà poco tempo visto che il prossimo problema del primo cittadino sarà anche il rimpasto delle deleghe. Vi terremo aggiornati.