Una notizia che lascia vive alcune speranze: la non corrispondenza del DNA tra i corpi ritrovati a Jalisco e i tre napoletani, fa sì che la vicenda non sia ancora del tutto chiarita.
Il legale delle famiglie Russo e Cimmino nei giorni scorsi, insieme con Francesco Russo, rispettivamente figlio, fratello e cugino, di Raffaele, Antonio e Vincenzo, ha tenuto una riunione da remoto con la Comision Nacional de Busqueda, la commissione che si occupa della ricerca delle persone scomparse.
Oggi sarebbe dovuto iniziare il processo a carico di tre dei quattro poliziotti (uno è deceduto) accusati di avere rapito i tre italiani per poi consegnarli, dietro compenso, al cartello malavitoso. Per motivi ignoti il processo è slittato al 22 Marzo. Una vicenda che sembra non conoscere fine, con le famiglie dei tre napoletani che nutrono ancora fiducia nella convinzione di trovarli vivi.