Ha contattato una ragazzina di 15 anni su Instagram e si è finto ginecologo mentre lei cercava un professionista: con la scusa di una visita l’ha poi violentata.
Il disoccupato residente in provincia di Palermo si sarebbe fatto inviare delle foto delle parti intime dalla 15enne con la scusa di un consulto medico, poi l’avrebbe incontrata e violentata.
L’accusa nei suoi confronti è gravissima e per lui i pm hanno chiesto la condanna a sei anni e otto mesi di reclusione.
L’imputato era già finito agli arresti domiciliari per violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico alla fine di febbraio dell’anno scorso.
Secondo la ricostruzione della Procura, la ragazzina non avrebbe avuto problemi a dare all’imputato il suo numero di telefono, credendolo uno specialista.
Aveva già cercato informazioni relative al tema su internet e forse proprio da qui l’imputato sarebbe riuscito a risalire a lei, contattandola su Instagram, sicuro che la ragazza avrebbe risposto.
Non è chiaro dove la giovane avesse fatto le sue ricerche, ma la richiesta di un contatto telefonico non l’aveva insospettita. Da lì, lui avrebbe iniziato a inviarle messaggi, chiedendole anche foto e video delle sue parti intime con la scusa del consulto medico. Poi le avrebbe chiesto di incontrarsi e dopo la sua risposta affermativa, avrebbe abusato di lei. La ragazza credeva di andare a fare una visita medica.
La giovane ha poi raccontato ai genitori quanto le è successo, trovando il coraggio di denunciare gli abusi alla famiglia.
A quel punto, i familiari l’avrebbero accompagnata a sporgere denuncia nei confronti del 26enne che era stato successivamente arrestato e che poi è stato sottoposto a processo.
Ha scelto di essere processato con un rito alternativo al fine di ottenere, in caso di condanna, uno sconto di un terzo della pena.