Laura Perselli, scomparsa da Bolzano il 4 gennaio scorso insieme al marito, Peter Neumair, secondo i risultati dell’autopsia sarebbe stata strangolata.
Il suo corpo è stato ritrovato una settimana fa nell’Adige e ieri sono trapelate le prime indiscrezioni sui risultati dell’esame autoptico effettuato sul cadavere della donna effettuato dal medico legale Dario Ragniero e, per la difesa, dall’anatompatologo Eduard Egarter Vigl.
E’ un risultato importante che, se confermato insieme con ulteriori accertamenti che verranno effettuati nei prossimi giorni, potrebbe fornire ulteriori elementi agli inquirenti necessari a ricostruire cosa sia accaduto il 4 gennaio a Laura Perselli, 68 anni, e al marito Peter Neumair, 63 anni, il cui corpo non è stato ancora ritrovato.
Intanto si è conclusa con un nulla di fatto ieri la maxi operazione di ricerca messa in campo dalle autorità per cercare di individuare e finalmente recuperare il corpo dell’uomo: la portata dell’Adige era stata ridotta ulteriormente rispetto ai giorni scorsi e centinaia di uomini sono stati impegnati tra le acque del fiume e le sponde, coadiuvati da droni e imbarcazioni e persino da cani specializzati in ricerche tra le acque fatti arrivare appositamente dalla Germania.
Secondo gli inquirenti i due coniugi sarebbero stati uccisi dal figlio Benno la sera della loro scomparsa, il 4 gennaio scorso.
Sempre quel giorno i loro corpi sono stati gettati nel fiume da un ponte in località Vadena, poco lontano da Bolzano: nel fiume infatti è stato ritrovato il cadavere della donna ma anche un paio di scarponcini da montagna che quasi certamente appartenevano a Peter Neumair, senza contare la traccia di sangue sul ponte Ischia-Frizzi da dove si ritiene che Benno si sia liberato dei cadaveri dei genitori. Peter e Laura sarebbero morti in due momenti diversi dello stesso giorno.
Peter avrebbe infatti spento il telefono alle 17.30, mentre sua moglie era fuori casa. Laura avrebbe fatto ritorno nell’abitazione alle 18.30.
Troppo poco tempo sarebbe intercorso per sbarazzarsi del corpo: Benno, dunque, avrebbe ucciso sua madre per avere una chance di “farla franca” e non avere testimoni.
Peter aveva con suo figlio un rapporto conflittuale e l’omicidio potrebbe essersi verificato dopo una discussione.
Benno, che al momento si trova in carcere, resta quindi per ora l’unico sospettato dell’omicidio della coppia di insegnanti in pensione.