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Beppe Grillo stila 17 punti fondamentali per il M5S e il governo-Draghi

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Torna a far parlare di sé il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo.

Proprio nel giorno della votazione ‘Rousseau‘, viene stilata una lista con 17 punti del nuovo programma del Movimento.

Si tratta di fatto di una spinta affinché gli attivisti diano il loro consenso all’appoggio al Governo Draghi.

Tema fondamentale è, la patrimoniale, “per ridurre le disuguaglianze” come si legge nel post “Per aspera ad astra”, esclusa dall’ex presidente della Bce durante le consultazioni con i partiti.

Altri nodi problematici sono la richiesta di una legge sul conflitto di interessi e la “pubblicizzazione delle autostrade e riforma dei regimi di concessioni su infrastrutture pubbliche”, come aeroporti e porti, scrive Grillo.

Questioni dove la maggioranza potrebbe non concordare.

Gli altri punti spaziano dal tema della “salute circolare”, con riferimento alla necessità di “passare da un modello che cura i malati a quello che mantiene i cittadini in salute” e che deve arrivare a realizzare comunità sostenibili con la “città dei 15 minuti”, e una riforma fiscale ecologica con l’obiettivo di  “meno imposte sul lavoro, più imposte sul consumo di ambiente; per la maggioranza della popolazione meno imposte su reddito, patrimonio e successioni. Per i contribuenti con maggiore imponibile, imposte maggiori e progressive su reddito, patrimonio e successioni”, alla riforma della Rai e dell’editoria. Passando, anche, per un piano di modernizzazione della “scuola 2.0 verso la scuola del futuro”, all’acqua pubblica sua storica battaglia per cui chiede “il riconoscimento che il valore dell’acqua per il benessere umano e in una visione ecocentrica va ben oltre il suo ruolo di sostegno diretto alle funzioni vitali fisiche e include la salute mentale, il benessere spirituale, l’equilibrio emotivo e la felicità”. E poi, ancora, la creazione di una banca pubblica per gli investimenti, la rete telematica unica a controllo pubblico e il superamento del divario digitale.

Grillo chiede poi “un salario minimo” accompagnato da “uno massimo che “non può essere più di 12 volte superiore al salario mediano”. Un piano d’azione per aumentare la parità di diritti tra i generi, la svolta verde per le imprese (Green New Deal), gli investimenti per un’agricoltura efficiente e sostenibile, Decreto Clima, completamento dell’iter di approvazione della riforma della giustizia Bonafede. Infine, lo sviluppo sostenibile nella Costituzione, riforma dell’organizzazione dello Stato e abolizione degli enti inutili, introduzione delle preferenze nella legge elettorale, voto ai sedicenni e posizionamento internazionale (coesistenza pacifica, equi-vicinanza tra poli, cooperazione, rispetto reciproco, sviluppo condiviso e inclusivo; rifiuto della logica dei blocchi contrapposti).

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