Un’offensiva verso le istituzioni e lo Stato, la criminalità sta rivendicando il diritto che gli è stato negato negli ultimi tempi, giustamente, di omaggiare in pubblico i propri morti, rendendoli martiri e simboli.
È un pò quanto accaduto al murale abusivo di Caiafa, il baby criminale ucciso durante un tentativo di rapina. In seguito alla cancellazione del murale in suo ricordo, c’è stata una controffensiva criminale che difficilmente si arresterà. Sul murales dedicato a Nino D’Angelo è apparsa la scritta “I morti vanno rispettati non cancellati‘.
Per questo motivo, come consiglia anche il consigliere Francesco Emilio Borrelli, :‘È bene rafforzare tutti i controlli in difesa di opere pubbliche perché potrebbero esserci significative vendette e ritorsioni. Ma lo Stato non può e non deve indietreggiare. A Napoli noi proponiamo di realizzare un murale per ogni vittima di camorra. Una grande opera di memoria pubblica alternativa all’orda di omaggi criminali in città ”.