Questa mattina i Campi Flegrei sono tornati a tremare: una scossa di magnitudo 2.2 ha infatti svegliato alcuni abitanti di Pozzuoli.
L’evento sismico è stato distintamente avvertito dai cittadini e si è verificato alle ore 4.13, come registrato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) a una profondità di circa 2 chilometri: proprio a causa dell’ipocentro, della profondità molto esigua, la scossa è stata avvertita distintamente da tantissimi abitanti, che sono stati bruscamente svegliati dall’evento sismico, che anche questa volta è stata preceduto da un boato.
La scossa è stata avvertita non soltanto nella zona della Solfatara, ma anche sul lungomare di via Napoli.
Di recente, l’area di Napoli e della sua provincia, proprio per la presenza del supervulcano dei Campi Flegrei e del Vesuvio, è stata definita l’area vulcanica più pericolosa al mondo da Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell’Ingv e già direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
“In queste aree si deve poter lavorare, fare turismo, cultura e svago; ma stabilendo residenza permanente al di fuori di esse. Solo in tal modo è ipotizzabile predisporre Piani di Evacuazione programmata, in caso di chiari segnali pre-eruttivi, che possano funzionare sia in termini logistici sia economici: considerando anche il carattere empirico e l’intrinseca incertezza della previsione delle eruzioni” ha detto De Natale.
Il pericolo, dunque, deriva dall’alta densità abitativa dell’intera area, che metterebbe a rischio circa 3 milioni di persone.