Cronaca

Omicidio Roberta Siragusa: il fidanzato tenta di darsi fuoco in carcere

Pubblicato

il

Il 19enne Pietro Morreale, accusato dell’omicidio di Roberta Siragusa, la 17enne di Caccamo (Palermo) trovata senza vita e semi carbonizzata in un burrone, avrebbe tentato di darsi fuoco in carcere accendendo un cumulo di carta igienica.

A riportare la notizia è l’Adnkronos. Il giovane è stato salvato.

Intanto, Caccamo ha dato l’ultimo saluto alla giovane questa mattina.

La salma è arrivata in chiesa portata a spalla da amici e parenti. Un lungo applauso e il suono della campane hanno accolto la bara bianca di Roberta nella chiesa della Santissima Annunziata.

Il paese si è fermato per rendere omaggio alla giovane, con le saracinesche dei negozi abbassate e i manifesti listati a lutto.

Prima della celebrazione l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha voluto incontrare i genitori e il fratello di Roberta. Un breve abbraccio per dimostrare la sua vicinanza alla famiglia distrutta dal dolore.

Siamo qui, sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo martoriato di Roberta. Vita che ci è stata rubata. Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Iana e Filippo, al fratello Dario, ai familiari, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele. Oggi vediamo come la violenza abbia distrutto la bellezza di Roberta. Un corpo che aveva il fuoco della vita e si apriva al fuoco dell’amore è davanti noi, sfigurato dalle fiamme della violenza” ha detto l’arcivescovo nella sua omelia.

Intanto, emergono nuovi particolari dall’autopsia, esame che dovrà stabilire l’ora della morte e soprattutto come è morta la ragazza.

Roberta non sarebbe stata strangolata visto che non ci sono segni evidenti sul collo. La ragazza potrebbe tuttavia essere morta per asfissia: il medico legale ha scritto infatti che la vittima aveva la lingua protrusa. Asfissia provocata dal fumo e dalle fiamme.

Secondo la ricostruzione dei periti la giovane sarebbe stata colpita, stordita e poi data alla fiamme, forse mentre era ancora viva. Una ferita al volto sarebbe stata provocata da un colpo o da una caduta.

Proseguono le indagini dei carabinieri coordinati dalla procura di Termini Imerese.

Il racconto di Morreale ai carabinieri, e cioè che Roberta si sia uccisa dandosi fuoco, sarebbe smentito da tantissimi indizi raccolti dai Ris. Sarebbero state infatti trovate tracce di sangue nella sua Fiat Punto.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Popolari

Exit mobile version