I carabinieri della Stazione di Grumo Nevano insieme ai colleghi del Nucleo Operativo del Comando Gruppo tutela del lavoro di Napoli, nell’ambito di un servizio di controllo disposto dal comando provinciale di Napoli, finalizzato a contrastare le violazioni delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di quelle relative allo sfruttamento del “lavoro nero”, hanno denunciato in stato di libertà i titolari di due opifici tessili del comune di Casandrino.
Nella prima azienda, una donna 42enne del posto, è ritenuta responsabile di numerose violazioni penali sulle norme della sicurezza sui luoghi di lavoro.
I carabinieri hanno anche accertato che la donna ha assunto “in nero” nove operai su un totale di 14.
Nel secondo opificio, il titolare 34enne di origini bengalesi è ritenuto responsabile della violazione di norme in tema di sicurezza e di non aver sottoposto i suoi dipendenti alle previste visite mediche e ai corsi di formazione per i rischi di settore.
Nel corso delle attività sono state elevate sanzioni per un totale di 70mila euro e i laboratori sono stati temporaneamente chiusi.