A Caserta una “Casa studio” è stata trasformata in una casa a luci rosse da due studentesse universitarie di nazionalità italiana.
E’ successo in via Cappuccini dove i carabinieri hanno scoperto la casa del sesso ed avviato un’indagine sul proprietario dell’abitazione, un 40enne di Caserta, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Nei giorni scorsi i carabinieri, dopo aver ricevuto una segnalazione, hanno avviato un servizio di osservazione appostandosi nei pressi dello stabile dove si diceva esercitassero due giovani ed avvenenti signorine.
Hanno notato uno strano via vai di persone avendo conferma dei loro sospetti, così sono intervenuti scoprendo il giro di prostituzione e sequestrando l’appartamento.
Ieri il gip Alessandra Grammatica, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo le istanze del difensore dell’unico indagato, l’avvocato Daniele Delle Femmine, hanno dissequestrato l’immobile.
Secondo quanto sostenuto dal legale, una delle due ragazze aveva chiesto all’uomo, suo amico, di poterle prestare l’appartamento per studiare con una collega di corso mentre questi era fuori casa per lavoro.
Il 40enne, dipendente pubblico, si sarebbe fidato cedendo alla richiesta. Ma le due quell’appartamento non lo utilizzavano per studiare bensì per accogliere i propri clienti e vivere con loro momenti di lussuria.