E’ stato il Tg satirico “Striscia la Notizia” a far scattare le indagini e a portare al sequestro delle mascherine U-Mask.
“Le U-Mask costano 35 euro e filtrerebbero meno di quelle da 50 centesimi” ha affermato Moreno Morello nel suo servizio che andrà in onda stasera. Durante la puntata del programma di Antonio Ricci saranno rivelati anche i risultati dei test a campione eseguiti.
La pandemia dura ormai da quasi un anno, le mascherine sono entrate a fare parte del nostro outfit quotidiano, eppure in tanti casi la qualità dei dispositivi di protezione venduti in Italia lascia a desiderare.
Da tempo il tema, essenziale per la salute pubblica, è al centro delle inchieste di Striscia la notizia.
“Abbiamo notato da subito che la procedura di validazione dell’Istituto Superiore di Sanità, che dovrebbe essere elemento di tranquillità per tutti, induce le persone a credere che l’Istituto controlli anche l’efficacia dei dispositivi, invece si limita a un semplice controllo documentale” ha spiegato Moreno Morello.
Continuando “La stessa percezione errata si ingenera con la marcatura CE (l’alternativa alla validazione dell’ISS) perché in sostanza sono i produttori stessi a marcare come CE le mascherine, facendo in proprio dei test senza che nessuno ne controlli il risultato e dunque dichiarandone la conformità. E i test a campione che abbiamo fatto hanno dimostrato che circolano troppe mascherine non a norma“.
Nelle scorse settimane Morello si è occupato delle mascherine chirurgiche prodotte da Fca: distribuite nelle scuole italiane con il logo della presidenza del Consiglio dei ministri, secondo le analisi di Striscia risultano avere una capacità di filtraggio ben inferiore al 95% previsto dalla legge.
Poi è stato il caso di Invisimask, mascherine trasparenti riutilizzabili a uso medico CE: dai test effettuati da Moreno Morello, però, è emersa una scarsa capacità di filtraggio, attorno al 45%, meno della metà di quanto previsto dalla legge.
Questa sera, come riporta anche il Corriere della Sera, un nuovo capitolo riguarderà la mascherina U-Mask, “la prima mascherina biotech, riutilizzabile fino a 200 ore di utilizzo effettivo“, secondo il claim dell’azienda.
“Distribuita in 121 Paesi del mondo, la U-Mask è stata adottata da diverse federazioni sportive, in Formula 1 ce l’hanno Ferrari, Mercedes e McLaren, serve tantissime aziende, in Parlamento è diffusissima, la indossano Chiara Ferragni e Fedez, si trova negli shop di grandi marchi automobilistici, dicono che ha una molecola che distrugge i batteri. Insomma i consumatori hanno la percezione di avere su naso e bocca una protezione superiore rispetto a quella garantita dalle chirurgiche, ma i test, fatti in più laboratori qualificati, rivelano che siamo sotto di svariati punti. Insomma le U-Mask filtrerebbero meno di quelle da 50 centesimi e costano pure 35 euro” hanno spiegato da Striscia.