A Napoli il Liceo Scientifico “Antonio Labriola” è stato occupato dagli studenti che aderiscono all’Osservatorio Popolare Studentesco.
L’obiettivo è quello di garantire a tutti un rientro in sicurezza. Un’occupazione che ha il fine di “riprenderci la scuola che, come ente, presenta non poche contraddizioni” hanno affermato gli stessi studenti.
I ragazzi si dicono “stanchi” della didattica a distanza ma allo stesso tempo reclamano che il ritorno in aula avvenga “in sicurezza” e di conseguenza chiedono: “tamponi, potenziamento di trasporti, più spazi in cui seguire le lezioni, più assunzioni nel comparto scuola, presidi medico-sanitari e sportelli psicologici all’interno degli istituti scolastici, chiarezza e adattamento della valutazione e dell’esame di Stato“.
“Questo spazio che ci poniamo di creare sarà impregnato dei valori e delle ideologie che, nella realtà di tutti i giorni, ci devono permettere e ci permetteranno, nell’attuale situazione, una dimensione di sapere e luogo di dibattito e crescita collettiva” hanno spiegato dall’Osservatorio Popolare Studentesco.
Un’occupazione che “non è contro la dirigenza del Liceo Labriola. Noi tutti siamo del pensiero che le scuola sia spazio di produzione del discorso critico, della socialità e non del mero apprendere nozionistico. Chiediamo appoggio non solo sanitario ma anche politico, da parte degli spazi sociali, delle altre scuole della città di Napoli e della regione“.
Gli studenti hanno fatto infine sapere che non si fermeranno “finché non potremo tornare in una scuola sicura che ci permetta di non contagiarci e di non portare il contagio ai nostri cari“.