Questa mattina le Guide Turistiche della Campania hanno manifestato all’esterno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli in preda all’esasperazione per chiedere al Governo ristori adeguati e comprensivi dell’intera categoria.
Senza lavoro da oltre un anno, ed ora condizionati da una riapertura di Musei e luoghi d’arte che esclude i fine settimana, guide ed accompagnatori turistici (25 mila circa in Italia, oltre 2 mila in Campania) definiscono “totalmente insufficienti” gli interventi di sostegno predisposti dal Governo.
Maria Caiazzo, di Uiltucs Campania, ha riferito “Solo 6090 di noi hanno beneficiato del ristoro di 7 mila euro del Ministero per i Beni culturali, il 75% della categoria ne è rimasto escluso“.
Continuando “La somma, già insufficiente è stata raggiunta solo perché in tanti non hanno potuto beneficiarne per mancanza dei requisiti richiesti. Diversamente sarebbe stata anche inferiore“.
I ristori predisposti dal MIbact sono stati destinati solo ai liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Camera di Commercio, e ai titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS, escludendo le società di guide turistiche, le cooperative, le associazioni professionali e culturali, i lavoratori stagionali ed i prestatori d’opera occasionali.
“E’ evidente che siamo lavoratori del settore turistico e che gli stagionali tra noi sono numerosi” ha detto Karim Benassib, altro esponente della Uiltucs.
Aggiungendo poi “Il ministero ha speso 460 mila euro per le divise dei custodi del Colosseo, che è chiuso mentre discrimina i lavoratori del turismo“.
Contestata anche la tassazione del 45% imposta sulle casse integrazione in deroga.
[Foto Ansa]