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AFRAGOLA. Lello Botta: “Fallimentare l’esperienza amministrativa, serve una svolta”

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Scricchiola l’amministrazione Grillo ad Afragola. Lello Botta, consigliere di minoranza, appartenente al gruppo politico “A Viso Aperto” in una dichiarazione ha indicato la via per porre fine all’era Claudio Grillo come sindaco di Afragola.

“L’Amministrazione Grillo, nel gestire “la “Cosa Pubblica”, sta offrendo un quadro deprimente. Il  Bene comune, fine ultimo della politica, ad Afragola è stato calpestato. Nessuna progettualità, manca una coesione operativa, l’unità d’ intenti all’interno della maggioranza è diventata una  chimera, è assolutamente assente una visione d’insieme. Insomma,”si tira a campare”.

La Giunta ha fallito, gli Afragolesi hanno bisogno non di amministratori miopi, capaci di curare solo il proprio
orticello, interessati unicamente a non perdere la propria poltrona, ma di politici locali  competenti, in grado di anteporre ai propri interessi i bisogni sociali della Cittadinanza.

E’ il motivo per il quale il gruppo politico “A viso aperto”, di cui faccio parte, per due volte ha sottoscritto una  mozione di sfiducia, votandola in aula consiliare con ferma convinzione e determinazione. Eppure, circola voce che noi di “Viso aperto” siamo la stampella su cui si appoggia il Sindaco. E’ una falsità che disonora chi l’ha diffusa , soprattutto se viene sostenuta e alimentata da esponenti  politici che sono stati sempre al nostro fianco. I problemi emergenziali della nostra Città, le  esigenze dei cittadini richiedono di agire con “scienza e coscienza”; è necessario un nuovo impegno partecipativo, dando vita immediatamente a una nuova amministrazione. Sono gravemente colpevoli quei consiglieri che si accontentano dell’attuale situazione di stati amministrativa, di immobilismo ,
perché il loro fine è di rappresentare solo se stessi, senza interpretare e farsi portavoce delle  istanze della collettività; che si preoccupano di creare dossi o divieti nei pressi delle loro abitazioni  o dei loro parenti, ignorando le giuste e sacrosante petizioni dei cittadini che hanno avanzato le  stesse richieste, ma rimaste inascoltate. In una città abbandonata a se stessa, dove le strade sono  dissestate, ridotte a colabrodo, dove nemmeno l’ordinario viene svolto, dove, nell’imminenza della
riapertura delle scuole, ancora non si hanno le idee chiare sulle norme antiCovid da far rispettare,  chi bada al proprio tornaconto, ai propri calcoli personali, intendendo l’impegno politico non come  servizio, ma come “self service”, non merita di stare al governo della Città.

Lancio, per questo, un appello: l’unica via d’uscita non può non essere che quella delle dimissioni  contestuali di un numero necessario di consiglieri comunali, al fine di far terminare questa esperienza amministrativa, giunta a uno stato comatoso”.

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