Il professor Walter Ricciardi, direttore scientifico degli Istituti Maugeri e consulente del Ministero della Salute, in un’intervista a La Stampa, ha parlato delle nuove misure a partire dal 7 Gennaio (leggi qui le ultime novità):
“Le nuove misure del governo per arginare i nuovi contagi di Coronavirus dal 7 gennaio sono insufficienti e, presumibilmente, verranno sovvertite dai dati dei prossimi giorni, come successo in passato. Già dai dati degli ultimi giorni si intravede un’evoluzione negativa della pandemia ed entro due settimane avremo un aumento del contagio non banale.
Perché se è vero che l’Italia nella prima fase della pandemia si è comportata molto bene, nella seconda ha avuto a che fare con più fallimenti. In primis, si è perso il controllo di test e tracciamento, e di conseguenza si è ritardato il lockdown. Ora solo chiusure prolungate possono riportare la situazione sotto controllo. E anche la riapertura delle scuole, prevista dal 7 gennaio, non ha senso e andrebbe rimandata almeno fino a metà gennaio, quando si dovrebbe riprendere il polso della situazione dello stato dei contagi.
La terza ondata è praticamente alle porte, se non già iniziata, in parte per i ritardi nei lockdown pregressi e a causa dei tracciamenti e test saltati che hanno contribuito a diffondere il virus, in parte per gli assembramenti che si sono creati malgrado le misure più stringenti della zona rossa.
Del resto, se si fanno dei provvedimenti poi bisogna farli rispettare, perché le dichiarazioni di intenti non fermano i contagi. Ma anche sul fronte dei test e del tracciamento, molte Regioni dovrebbero recuperare quello che in diversi casi hanno tralasciato quest’estate, ossia il potenziamento dell’organizzazione territoriale e le squadre per l’assistenza domiciliare“.