“Carmelì mi vuoi sposare?”. Una proposta di matrimonio “sui generis” quella fatta da un infermiere 32enne di Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, in servizio presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale di Ostuni.
Il ragazzo ha così chiesto la mano alla sua fidanzata, Carmelina, con un messaggio scritto sulla tuta anti-covid in una corsia d’ospedale.
Anche questo può accadere nelle “favole” dell’era Covid: una divisa da lavoro, indossata dal personale sanitario ormai da più di nove mesi a questa parte, si è magicamente trasformata in una romantica proposta di matrimonio.
Giuseppe P. è stato tra i primi operatori sanitari ad aver contratto il virus a marzo. Una volta guarito è tornato in reparto per affrontare in prima linea il virus e nei giorni scorsi si è sottoposta anche lui al vaccino.
“Risultato tra i primi positivi al Covid, in prima linea nella lotta contro il virus e sempre tra i primi ad essere vaccinato, ho maturato l’idea che la vita vera è fatta di piccole e semplici cose, come gli amici più cari, la famiglia d’origine e quella futura, insieme a te Carmen. Auguro a tutti un anno di rinascita”. La risposta della giovane non si è fatta attendere, Carmelina ha subito risposto: “Siiiiiiii”.
Un inizio anno da “favola” che sicuramente i futuri sposi non scorderanno più.