Dall’inizio della pandemia c’è sempre stata un’unica certezza: i bambini sono più resistenti e risultano meno contagiosi al Covid-19.
Oggi, però, il gruppo di esperti del Nervtag, istituito dal governo britannico per studiare e monitorare la nuova variante del Covid, durante una sessione di domande e risposte ai giornalisti, ha confermato la grande rapidità di trasmissione provocata dalla variante VUI-202012/01 rispetto alle altre mutazioni attualmente presenti nel Regno Unito ed ha avanzato la tesi secondo cui il nuovo genoma del virus presenta una maggiore propensione a infettare i bambini.
Anche l’inviato dell’Oms sulla pandemia David Nabarro ha dichiarato: “La nuova variante sembra essere più facilmente trasmissibile da giovani e bambini, ma ulteriori ricerche sono ancora in corso“.