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Covid-19, Rezza: “Siamo ancora sopra la soglia critica per le terapie intensive”

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Il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica, ha affermato:

Oggi abbiamo dei dati contrastanti, piu di 14mila positivi e rapporto di positivita’ sotto il 10% con un meno 92 di ricoveri in terapia intensiva, tuttavia il dato dei morti a 846 è davvero molto elevato e ciò indica che in questi 2-3 mesi il numero delle persone infettatesi è grande con una ripresa dell’epidemia imponente.

Balza agli occhi il dato del Veneto che sta sopra i 3mila contagi con tasso di positività del 18%. Siamo ancora sopra la soglia critica per l’occupazione dei posti in terapia intensiva e di area medica. Ciò dimostra che le misure restrittive funzionano: le regioni che avevano incidenze più elevate e che sono state sottoposte a misure più restriuttive ora stanno meglio delle altre.

È ancora presto per dire se potremo o no riaprire completamente le scuole, anche le superiori dopo le feste natalizie, ciò perchè l’incidenza dei casi è ancora molto elevata e finché non abbassiamo l’incidenza è difficile parlare di riapertura delle attività. 

Vaccino? È partito il Regno Unito e gli Usa e penso che presto partirà l’Ue con le vaccinazioni e penso sarebbe bello partire almeno insieme a Francia e Germania. Nella prima fase è previsto che si vaccinino gli operatori sanitari e credo che in questo caso l’adesione sarà più elevata. Il problema sarà avere tanto vaccino a disposizione. Oltre a loro verrà vaccinato anche il personale delle Rsa e si inizierà a vaccinare anche la popolazione anziana nelle Rsa. Poi la campagna procederà vaccinando prima gli anziani. 

Natale? È possibile che ciò che non vediamo sia addirittura più pericoloso di ciò che vediamo, facendo riferimento alla gente per strada. È chiaro che le feste sono fatte apposta per incontrarsi. Nessuno affetto da sadismo, ma se tante persone si incontrano in luoghi chiusi quelli diventano i contesti in cui il virus corre di più. Nessuno vuole impedire qualcosa a qualcuno per imposizioni o interferenze non dovute, ma è logico che il primo sentimento è proteggere i propri cari. 

Ricevo mail un po’ minacciose, che rinfacciano alla sanità di rallentare l’economia, ma a rallentare è il virus non le misure: anzi le misure parzialmente restrittive come ora hanno tenuto bassa la circolazione del virus e hanno permesso delle attività. Se non si prende alcun provvedimento alla fine saremo costretti a fare il lockdown generale“.

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