Il fisico sperimentale Roberto Battiston, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato della situazione epidemiologica in Italia, soffermandosi sul vaccino e facendo un’importante riflessione:
“Se continuiamo ad avere lo stesso comportamento avuto fino ad oggi, ai primi di gennaio potremo azzerare l’Rt.
Le terapia intensive dovrebbero calare a 370, mentre oggi sono circa dieci volte di più, 3.750. Mentre il numero dei ricoveri negli ospedali dovrebbe scendere a circa 2 mila e 700, oggi sono più di 36 mila.
Basta un dato per capire: il 29 settembre avevamo 50 mila infetti attivi. Dato da attribuire alla riapertura delle scuole, ma non dico che non bisogna riaprirle. Metà del Paese è legato in qualche modo alle scuole, e quindi bisogna agire soprattutto in quel che succede fuori dagli istituti.
Gli studenti delle medie non influiscono in maniera significativa nella variazione dell’Rt. Il punto problematico sono i liceali, gli studenti delle scuole superiori. Per loro il grande problema è al di fuori dalla scuola e riguarda il nodo dei trasporti: se non stiamo attenti a questo la terza ondata sarà inevitabile.
Dagli studi che sono stati fatti, viene fuori che il maggior contagio arriva dai ragazzi tra i 15 e i 20 anni. In gergo si dice che sono una ‘sorgente’. Per questo motivo, tra vaccinare prima 3 milioni di liceali o 26 milioni di over 50, io vaccinerei prima i liceali così da eliminare la sorgente dei contagi“.