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Dpcm di Natale: scontro Governo-Regioni per la riapertura di bar e ristoranti

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Il Governo sta lavorando al Dpcm di Natale, che già il 2 dicembre sarà illustrato dal ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento assieme al piano di distribuzione dei vaccini anti-Covid.

Il nuovo decreto prevederà regole rigide e restrizioni stringenti. Il coprifuoco resterà alle 22 e non ci saranno deroghe.

Secondo le notizie riportate da La Repubblica, tutte le regioni potrebbero diventare gialle dal 13 dicembre. Nonostante ciò, per evitare il “liberi tutti“, il Governo introdurrà ulteriori limitazioni anche nelle zone gialle.

Per questo motivo, a partire dal 20 Dicembre, saranno vietati gli spostamenti tra le regioni. Le concessioni per il ricongiungimento famigliare, non oltre il 20 dicembre, dovrebbero prevedere quindi la possibilità di raggiungere la famiglia per un solo parente di primo grado, in caso per esempio di genitori anziani che rischiano di restare da soli. Resterà sempre consentito il rientro alla residenza o al domicilio. Si discute ancora sulle seconde case. Viva invece l’ipotesi di una deroga per gli studenti fuorisede, sempre muniti di autocertificazione, anche se hanno trasferito la propria residenza nel luogo in cui studiano.

Per quanto riguarda, infine, bar, ristoranti e impianti sciistici, è scontro tra Governo e Regioni. Stando a quanto riportato da La Stampa, nel decreto Ristori quater sono state confermate le chiusure delle attività di ristorazione alle 18. I Governatori, però, tra cui Toti (Liguria) starebbero lottando per ottenere una riapertura serale dei ristoranti almeno nei giorni di festa con una sorta di “zona bianca”.

Questa soluzione non piace al Governo, che invoca un approccio rigoroso per evitare una terza ondata di contagi.

Capitalo impianti sciistici: l’idea dei governatori delle regioni montane è di concedere le vacanze solo per chi decide di trascorrerle in albergo, tagliando fuori gli sciatori del weekend e i proprietari delle seconde case.

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