Si era laureata a soli 22 anni all’Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa” e sempre giovanissima era riuscita a vincere il concorso a cattedra, realizzando il sogno della sua vita: diventare insegnante.
Sabrina però non ce l’ha fatta a vincere la sua folle corsa della vita e così si è spenta a soli 30 anni, stremata da un terribile ed incurabile male.
Più che di se stessa si preoccupava però per i suoi alunni di Altavilla perché era costretta ad assenze prolungate. Si preoccupava per l’apprensione e le preoccupazioni date alla mamma Mariarosaria Russo, al papà Clemente, alla sorella Monica , al fratello Rino, ai nipotini Clara e Clemente Junior e all’amore della sua vita, al suo fidanzato Giuseppe.
Sabrina Massaro era fatta così, generosa e passionale, attaccata all’insegnamento e alla famiglia. Studi e sacrifici fatti anche se, volendo, avrebbe potuto impiegarsi, comodamente, nell’azienda di famiglia, che è al top nel settore dell’energia ecocompatibile. Ma, insegnare era la sua grande passione e lo sanno bene i bambini dell’Istituto comprensivo Caruso di Altavilla Irpina dove era di ruolo.
Non era solo un’insegnante, era mamma e maestra, amica e alleata. Il suo sorriso erano carezze al cuore di tutti. Per quei bimbi era come una piccola fata. Sabrina sognava una famiglia ed aveva trovato l’amore della sua vita in Giuseppe Gallo Cantone, un ragazzo che sapeva rispettare e alimentare le sue passioni. Sabrina era l’orgoglio dei genitori, era la sorellina per Monica e Rino era la zia amorevole per Clara e Clemente Junior. Sabrina era anche l’amica che tutti avrebbero voluto.
Questa sera la salma arriverà nella chiesa di Sant’Adiutore Vescovo per la veglia funebre. Le esequie sono state fissate per oggi, venerdì 27 novembre, nella stessa chiesa, alle ore 10 e 30.