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La lettera di Vincenzo Salemme al dio del calcio: “La ricorderò per sempre con tutto il cuore”

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Nessuno può restare in silenzio dinanzi ad una delle perdite più grandi della città di Napoli, dopo Eduardo, Totò e Pino Daniele uno dei più grandi idoli di tutti i tempi se n’è andato via per sempre.

Anche l’attore e regista Vincenzo Salemme ha voluto rendere omaggio a Diego Armando Maradona con una lettera pubblicata sulla sua pagina Facebook.

Signor Diego Armando Maradona, mi chiamo Vincenzo Salemme e faccio l’attore. Non ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente ma appena ho sentito la notizia della sua morte ho provato un dolore profondo, come quelli che si provano quando si perde un affetto molto caro” ha esordito l’attore.

Continuando “Le sto dando il lei per rispetto, per la stima che le porto e perché vorrei provare a dire qualcosa su di lei come persona e non come calciatore che pure ho amato alla follia tanto da diventare tifoso del Napoli grazie a lei. Di lei voglio ricordare le lacrime quando venne indegnamente fischiato l’inno della sua nazionale e del suo paese. Di lei voglio ricordare la lealtà verso i compagni di squadra. Di lei voglio ricordare la capacità di riconoscere i propri errori. Di lei voglio ricordare gli inganni della tentazione nei quali è caduto e per quegli inganni credo che molti debbano chiedere perdono“.

Concludendo il suo monologo teatrale con un ricordo che pur apprezzando l’umanità dell’uomo non ne sminuisce l’immensa grandezza “Di lei voglio ricordare la generosità con la quale si mostrava al mondo, la mancanza totale di schemi, l’innocenza del suo genio e persino il declino del suo splendido fisico. Di lei voglio ricordare la frase regalata al grande Kusturica : “Emir, te lo immagini che calciatore sarei stato senza la cocaina?”. Ebbene, signor Diego Armando Maradona, sappia, almeno da parte mia, che quella orribile droga che regala illusioni e onnipotenza, non è riuscita a scalfire il suo genio. E, per conto mio, non ha nemmeno annebbiato la sua enorme, gigantesca e dolorosa sensibilità. Per tutto quello che ha sofferto, a nome di tutti i “normali” del mondo, io le chiedo perdono e la ricorderò per sempre con tutto il cuore“.

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