“Anm informa che in seguito all’istituzione della zona rossa su disposizione della Regione Campania è sospesa la validità di tutti gli abbonamenti gratuiti studenti emessi per l’anno scolastico 2020/2021 fino alla ripresa delle lezioni in presenza o in sede. Chiunque li utilizzi per spostamenti sui mezzi di trasporto pubblico verrà considerato sprovvisto del titolo di viaggio e sanzionato“.
E’ questo l’avviso che si legge sul sito ufficiale dell’Azienda Napoletana Mobilità che gestisce i trasporti pubblici in città.
L’Anm, l’azienda del trasporto cittadino napoletano, ha dunque dato comunicazione che gli abbonamenti gratuiti per gli studenti per l’anno scolastico 2020/21 sono sospesi fino alla ripresa delle lezioni.
Comunicando anche che gli studenti in possesso dell’abbonamento verranno considerati sprovvisti di titolo di viaggio e sanzionati.
Una vera vergogna, considerato il periodo critico che stiamo vivendo, che ha ricevuto non poche critiche: “Siete vergognosi. Ci sono studenti che lavorano part-time, che devono recarsi in biblioteca per scrivere la tesi. Grazie per questa ulteriore mancanza di considerazione nei confronti di noi studenti, specialmente universitari, che quest’anno siamo stati completamente dimenticati”.
E ancora, c’è chi lamenta i numerosi disservizi: “Sempre più scandalosi. State toccando livelli ridicoli. Se la mettiamo così, rivoglio indietro tutti i soldi corrispondenti ai bus in sciopero, fermate mai effettuate, ritardi che mi hanno fatto perdere intere ore di lezioni ed esami, e risarciteci pure dal punto di vista psicologico, visto che viaggiare con i vostri mezzi è un trauma”.
E chi infine ricorda che gli studenti dell’Università, tra tesi e tirocini, sono stati completamente dimenticati: “L’abbonamento studenti include anche gli universitari con un certo tipo di isee. Le nostre lezioni non si sa quando riprenderanno. Ma abbiamo libri da comprare, tirocini da fare, laboratori. In un periodo di emergenza pensate a come mettere in difficoltà lo studente invece di aiutarlo?Io continuerò a usare il mio, sanzionatemi”.