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GIUGLIANO. Il Sindaco firma l’ordinanza per le scuole: la decisione definitiva

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Con la REGIONE CAMPANIA che si appresta a prolungare la chiusura delle Scuole fino al 4 Dicembre, Giugliano è tra le prime città campane a confermare la decisione.

Ad annunciarlo è proprio un post facebook, di qualche minuto fa, del Sindaco Nicola Pirozzi.

È un anno che resterà tristemente impresso nella memoria dei bambini e dei ragazzi di oggi, un anno che ricorderanno come “quello della didattica a distanza” e quindi senza la bellezza dello scambio, del confronto dal vivo, dei rapporti con insegnanti e compagni, che sono componenti di crescita importanti.

La nostra comunità è ancora esposta a condizioni di forte fragilità, per quanto concerne la curva dei contagi, e non è questa quella che si può definire “area di assoluta sicurezza” per il ritorno a scuola.
La componente umana e la socializzazione sono per me aspetti essenziali del diritto allo studio, ma prima di ogni cosa viene la salute dei nostri bambini e ragazzi.

Per questo ho deciso di emanare una ordinanza con la quale restano sospese tutte le attività didattiche, di scuole pubbliche e private, in presenza, fino al 4 dicembre 2020

La DAD è sicuramente meno appassionante e per molte famiglie meno agevole – me ne rendo conto – ma nelle condizioni attuali continua a garantire il diritto all’istruzione pubblica e tutela studenti, personale docente e famiglie dal rischio di contagio.

La mia è stata una decisione nata dal confronto con i dirigenti scolastici e, attraverso di loro, anche con i rappresentanti dei genitori.
Dal report di adesioni alla campagna di screening avviata dall’unità di crisi regionale, inoltre, ci sono giunti dati di bassissima affluenza di alunni e docenti ed in assenza di una reale mappatura di rischi e contagi non potevamo permettere si sviluppasse il rischio di focolai di infezione.

 Spero come tutti che la fase di criticità passi in fretta e che potremo lasciarci alle spalle questo momento al più presto.
Spero che i nostri ragazzi possano tornare alla dimensione della presenza, in libertà, ad una scuola dove potranno di nuovo vivere la bellezza dei rapporti umani.
Lo spero da uomo delle istituzioni ma soprattutto da papà.

Mi piange il cuore, ma quel momento purtroppo non è ora.
Ora dobbiamo continuare a stringere i denti. INSIEME. Tutti noi, i nostri ragazzi e tutti coloro i quali con amore, da sempre, si occupano dell’Istruzione dei nostri figli.”

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