Dopo i fatti inerenti i vari commissari in Calabria, un nuovo polverone si sta alzando sulla nostra “punta dello stivale” e questa volta riguarda il Presidente del Consiglio Regionale, Domenico Tallini, arrestato perchè accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.
L’esponente di Forza Italia, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari: secondo l’accusa, i rapporti di Tallini con la cosca Grande Aracri avrebbero riguardato la costituzione di una società per la distribuzione di prodotti medicinali.
Coinvolta dunque, ancora una volta, la sanità calabra: il suo contributo sarebbe stato decisivo per favorire e accelerare l’iter burocratico iniziale per ottenere le necessarie autorizzazioni per la costituzione della società.
Nell’operazione Farmabusiness, condotta dai carabinieri dei Comandi provinciali di Catanzaro e di Crotone, che ha portato all’arresto di Tallini, sono coinvolte, complessivamente, 19 persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda.
Sono accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.
Il provvedimento trae origine da due attività investigative convergenti, sviluppate rispettivamente dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro e del Nucleo Investigativo di Crotone, dirette e coordinate dal procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla e dai sostituti procuratori Paolo Sirleo e Domenico Guarascio.
Numerosi gli imprenditori ed i professionisti coinvolti. Le indagini hanno consentito anche di ricostruire specifici episodi intimidatori, tanto riconnessi alla realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale della cosca, quanto con specifico scopo estorsivo, oltre che la disponibilità di numerose armi.