Un’isola nota per il suo splendore e le sue estati famose, luogo di ritrovo per vip provenienti da tutto il mondo.
Oggi Capri, confinata e sola nel suo splendore, chiede di essere esclusa dalla zona rossa, seppur facente parte della Campania.
Il motivo è semplice, 126 casi dall’inizio della pandemia ad oggi, una media di 14 positivi al mese. Per giunta i pochi casi verificatosi sono tutti asintomatici e i ricoveri praticamente nulli, senza dimenticare i decessi, fortunatamente, uguali a 0.
Non si può neanche dire che a Capri vivano poche persone, circa 15.000 residenti, e considerando che altre realtà ben più piccole hanno evidenziato molte più criticità, tutto sommato la richiesta pare ragionata. Bisogna poi pensare che la realtà di un’isola è ben diversa da quella del resto del Paese. Capri nel periodo invernale è già ‘chiusa’ in sé, confinata dalla terraferma. Forse davvero non c’è bisogno di una zona rossa lì.
Allora ecco avanzare la richiesta da parte dei due amministratori del territorio isolano, che fanno leva anche sul punto di vista mentale, non di certo secondario:
“Per questo fenomeno i cittadini isolani vivono da sempre un contesto di chiusura e di limitazioni particolarmente provante e con ripercussioni psicologiche spesso significative”.