Una infermiera di Castellammare di Stabia, attraverso il proprio profilo ufficiale Facebook, ha scritto un lungo post che in poco tempo è diventato virare. Una lettera scritta a cuore aperto contro i negazionisti del Coronavirus e contro chi non crede a questa emergenza che sta colpendo l’Italia.
“Non scrivo questo post per dirvi ancora quanta paura si prova a stare in quei reparti, né per ripetervi quanto fanno male i dispositivi di protezione o ricevere compassione. Noi non siamo super eroi, se avessimo avuto i super poteri avremmo messo fine a tutta questa sofferenza da tempo” , si legge nella lettera di Martina.
Poi prosegue. “Non abbiate compassione per noi che stiamo combattendo questa guerra da soli, in quelle quattro mura. Contro cosa? Un qualcosa che non riusciamo a sconfiggere. Voglio, però, che abbiate compassione per tutte quelle persone che si trovano in quei letti, con delle cavolo di mascherine in faccia, collegate a macchinari per riuscire a respirare. Chi non vede non crede. Vi farei guardare gli occhi, che mi spaccano il cuore in mille pezzi, di chi ha paura di non farcela. Gli occhi che piangono dietro quelle maschere. Vi farei guardare i volti sfregiati dalle maschere troppo strette , stringere quelle mani e farvi provare tutto quello che provo mentre sussurrano ‘aiutami ti prego’, ‘quanto mi rimane?’, ‘preferisco morire’”.
Infine conclude. “Più di tutto vi farei provare l’impotenza. Perché ad un certo punto nessun tentativo vale più, non funziona più nulla e rimaniamo lì ad aspettare la fine, prendendocene cura fino all’ultimo battito e respiro. Vorrei provaste compassione per le famiglie che vorrebbero rivedere, anche solo per un secondo, il proprio caro. Potrebbe trovarsi vostro padre, vostra madre, vostro fratello, vostro nonno o un caro amico proprio lì al loro posto. Il Covid non aspetta, arriva e stravolge. Esiste davvero ed è subdolo” .