Il Premier Giuseppe Conte, attraverso la sua pagina Facebook, ha annunciato le nuove misure restrittive contenute nel DPCM firmato questa notte, che entrerà in vigore mercoledì 14 Ottobre:
“Non possiamo permetterci distrazioni. Non possiamo abbassare le guardie. Le nuove misure comporteranno sacrifici che ci consentiranno di affrontare questa nuova fase. Dobbiamo evitare di far piombare il nostro paese in un nuovo lockdown generale.
È obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto. Dobbiamo poi migliorare i comportamenti anche in abitazioni private, l’evoluzione della curva si è innalzata soprattutto per dinamiche in ambito famigliare e amicale. Dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti e vi invitiamo a limitare il numero di ospiti, non più di sei, e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose. Ovviamente non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private. Non violeremo la sfera di vita privata, la tuteleremo.
I locali dovranno chiudere a mezzanotte. Dalle 21 si potrà solo consumare ai tavoli e non si potrà più consumare fuori per evitare assembramenti. Discoteche e sale da ballo il governo non le ha mai aperte e resteranno chiuse. Nei locali pubblici non saranno più consentite feste a meno che non siano connesse a cerimonie come matrimoni o battesimi e anche in questi casi con il limite di trenta partecipanti. Ci rendiamo conto dei sacrifici ma bisogna assumere atteggiamenti più prudenti.
Non saranno contentite le gite e le uscite didattiche. Le rinviamo a tempi migliori. Non saranno consentite le partite di calcetto e di basket che tanto ci piacciono, non sarà consentito lo sport da contatto amatoriale mentre proseguirà per le società professionistiche e dilettantistiche che rispetteranno le linee guida.
Non c’erano e non ci sono ora presupposti per la didattica a distanza. Per la scuola abbiamo fatto tanti sacrifici in termini di investimento di risorse e impegno per consentire ai ragazzi di tornare a scuola in condizioni di sicurezza perché in una situazione di difficoltà abbiamo pensato che la scuola deve essere un asset privilegiato da tutelare. Continueremo a farlo. Dalle verifiche nell’ambito della scuola le condizioni di sicurezza si stanno rivelando efficaci anche per la responsabilità dei docenti, del personale e dei nostri ragazzi. Non si creano generalmente focolai di diffusione del contagio. Ma dobbiamo stare attenti a tutto quello che ruota attorno alla scuola. Faremo di tutto per proseguire in questa direzione“.