CAIVANO – Altra fumata nera dalla riunione di mezzogiorno tenutasi ieri mattina. Il sindaco si era riunito con i capigruppo della maggioranza per ridiscutere delle modalità e della scelta dei membri che dovranno formare la giunta. Alla riunione mancava “Italia Viva”, ufficialmente assente giustificato, anche se da indiscrezioni riusciamo a sapere che l’assenza ha avuto un significato ben preciso, ossia quello di comunicare al sindaco che l’affare quote rose non è affar loro e che quindi non vale neanche la pena discuterne.
In realtà dal punto di vista della formazione della giunta dei passi avanti sono stati fatti e in realtà la formazione dovrebbe essere la seguente: due assessori al PD, un assessore e il Presidente del Consiglio (da votare in aula) a Italia Viva, un assessore ciascuno a Orgoglio Campano, Noi Campani, Movimento 5 stelle e Articolo Uno.
Il nodo da sciogliere, invece, resta quello delle quote rosa dove, naturalmente, spetterebbe ai partiti minoritari Movimento 5 stelle e Articolo Uno più al secondo assessore del PD, su quest’ultimo non ci sarebbero problemi perché, come già anticipato da Minformo, la casella sarebbe riempita da Pierina Ariemma, per Articolo Uno ci sarebbe Maria Donesi, l’unico vero ostacolo a tutto pare che lo stia rappresentando proprio quel partito che non dovrebbe avere velleità di poltrone, quello dell’uno vale uno, dell’importante è il programma e della parità di genere, ossia il Movimento 5 Stelle che attraverso le continue pressioni fatte dall’ex candidato a sindaco Pasquale Penza stia cercando di imporre proprio la figura di quest’ultimo per il solo motivo di aver fatto un passo indietro al momento dell’alleanza.
Infatti, questo leggero impasse del Sindaco a formare la giunta è formato proprio dalla mancanza di patti pre elettorali dove al sol grido del: “Non vi preoccupate, dopo ce ne sarà per tutti” è riuscito a creare il carrozzone che l’ha portato alla vittoria.
Il primo cittadino, al momento, resta ostaggio del M5S che non ha nessuna intenzione di cedere il passo alla naturale, fisiologica, figura di assessore di Maria Pina Bervicato e grazie o per colpa della testardagine di Pasquale Penza si è costretti a virare altrove. Dal canto di Noi Campani non se ne parla proprio a rinunciare a una delle figure più preparate del panorama politico caivanese come quella di Claudio Castaldo e da qui, sembrerebbe, essere nata anche una frizione abbastanza seria tra il partito e l’ex Consigliere Angelo Marzano che spingerebbe la figura della moglie come quota rosa.
Ma tornando all’analisi della formazione, in realtà, il primo cittadino sembra stia adottando lo stesso metodo del sindaco afragolese, ossia quello del “panta rei”. La fascia tricolore ha intenzione di far crogiolare i gruppi politici nel proprio pantano e aspettare da loro stessi la soluzione, quando ad avercela sotto il naso è proprio lui.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che Enzo Falco vorrebbe assecondare le richieste di Pasquale Penza per ingraziarsi il Ministro delle Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora, proprio perché l’intero gruppo pentastellato da sempre millanta forte amicizia con il Ministro, senza sapere che l’accordo sull’alleanza PD-M5S a Caivano non è altro che una conseguenza naturale dell’esperimento tentato a Pomigliano d’Arco da Luigi Di Maio, tanto è vero che oltre Caivano, l’unico Comune che ha visto nascere quest’alleanza è Giugliano e se fosse per il Ministro Spadafora non si sa nemmeno se fosse nato questo tipo di alleanza. Per quanto riguarda il pagamento del prezzo per il quale Pasquale Penza abbia fatto un passo indietro per permettere al sindaco di aver vinto al primo turno, in realtà quello è stato ampiamente ripagato dal fatto che grazie all’alleanza i pentastellati, oggi, possono contare un Consigliere in aula, poi, se quel consigliere non è Penza ma Francesco Giuliano, beh, questa è una sprovvedutezza che dovrebbe pagare proprio l’ex candidato a sindaco e non certo una responsabilità che si dovrebbe accollare il sindaco Enzo Falco.
La verità, invece è un’altra. Pasquale Penza assessore farebbe comodo solo a lui stesso, visto che da poliziotto emigrante, il ruolo di assessore gli consentirebbe, per l’intera durata di questa consiliatura, di lavorare vicino alla propria famiglia.
Quando il sindaco Enzo Falco comincerà a capire tutto questo, forse, avremo la quadratura del cerchio sull’esecutivo di Caivano. Vi terremo aggiornati.