Ad una settimana dalle Elezioni Regionali, il leader del centrodestra in Campania Stefano Caldoro è tornato sulla sconfitta della sua coalizione in favore del Presidente De Luca:
“Tutti i presidenti in carica che hanno affrontato l’emergenza hanno portato alla coalizione almeno il 50 per cento dei voti. Vuol dire che noi altri abbiamo corso solo per l’altra metà della torta. Non solo il centrodestra, ma anche i 5 Stelle e il Pd che ha visto dimezzare i suoi eletti rispetto a 5 anni fa. Molte persone che ho incontrato in campagna elettorale mi dicevano che non si può cambiare il timoniere durante una tempesta, è pericoloso.
Se la Campania è prima nei contagi da settimane di chi è la colpa? Oggi scopriamo non che di quei Covid Hospital realizzati in fretta e furia due su tre non hanno mai aperto, ma anche che l’unico attivo, quello di Napoli, ha una strumentazione che non funziona“.
Sulla nuova Giunta Regionale e sulla Sanità nelle mani di De Luca: “Anche i Trasporti e i Fondi Europei sono nelle mani dei fedelissimi di De Luca, così come l’Ambiente. Ciò vuol dire che il governatore controlla direttamente il 95 per cento del Bilancio Regionale. Credo sia un caso unico, forse ci sono cose da nascondere“
Sul pessimo risultato ottenuto dalla coalizione del centrodestra (18%): “Forse siamo stati poco aggressivi sulla partita dell’emergenza sanitaria. Abbiamo dato buoni consigli, piuttosto che attaccare a testa bassa su tutte le storture cui abbiamo assistito. Vorrà dire che ora, all’opposizione, smetteremo di dare consigli perché con questa maggioranza non si può ragionare nel merito.
Inoltre Forza Italia ha subito un terremoto giudiziario. Non giudico il lavoro della Magistratura, ma le inchieste di Napoli e Torre hanno decapitato i vertici locali del partito. È ovvio che non si possa andare sereni alle elezioni. Quello che mi lascia perplesso è come mai le indagini sono solo sulla destra, col massiccio ricorso alle misure cautelari, quando da anni i centri di potere sono in mani alla sinistra“.
Su Napoli 2021: “Se i tre partiti pensano di giocare ognuno la sua partita non andremo lontano. Dobbiamo far comprendere ai cittadini che abbiamo un progetto comune. Su questo siamo ancora indietro e dobbiamo lavorare molto, perché la sfida è importante“.