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ARZANO. Sospensiva della revoca del bene confiscato alla camorra

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ARZANO, UN’ALTRA BOCCIATURA PER LA COMMISSIONE STRAORDINARIA AL TAR CAMPANIA

SOSPENSIVA DELLA REVOCA DEL BENE CONFISCATO ALLA CAMORRA: L’ASSOCIAZIONE DAL BASSO PUO’ RIPRENDERE I LAVORI

Dopo la “visita” di cortesia del Prefetto ai Commissari di Arzano, oggi l’ennesima bocciatura del TAR sugli atti pubblicati dalla prefetta D’Orso.

Si tratta della revoca dell’assegnazione del bene confiscato sito in corso D’Amato 78, assegnata all’Associazione Dal Basso.

L’udienza presso il TAR Campania si è svolta il 16 settembre ed oggi è stata resa pubblica la decisione del Giudice Amministrativo che, di fatto, riconsegna il bene all’associazione utilizzando la “sospensiva”, cioè un provvedimento temporaneo nell’attesa di entrare nel merito della vicenda.

Analoga decisione è già stata presa a favore dell’Associazione Matilde Serao, che pure ha ottenuto la restituzione del bene sito in via Pecchia, in attesa della decisione nel merito.

Le due revoche sono state il fallimentare segnale dell’amministrazione commissariale rispetto alla gestione dei beni confiscati alla camorra, che dovrebbero essere utilizzati per finalità sociali e civiche.

La prefetta D’Orso non solo ha disposto la revoca dell’assegnazione per i soli due beni che tra tante difficoltà si era riuscito ad assegnare, non solo ha provveduto ad annullare un bando pubblicato prima delle dimissioni dei 13 consiglieri comunali del febbraio 2019, ma non è stata neppure in grado di pubblicare nessun altro bando per assegnare almeno i tre appartamenti in via Tenente Barone, senza voler fare l’elenco completo dei beni.

Il cittadino comune si chiede se questa possa essere davvero l’azione anticamorra che la Commissione Straordinaria insediatasi dopo le dimissioni dei 13 consiglieri comunali deve portare avanti.

Perché di anticamorra non sembrano esserci le tracce, visto che diversamente dallo spirito della Legge, che vuole i beni in uso sociale e civico, la Commissione Straordinaria a guida D’orso li sottrae all’uso civico e sociale e li “conserva”, li chiude, li cristallizza.

Il cittadino comune si interroga e si pone sempre la stessa domanda: ”A chi giova?”.

Filly Filandica

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