CASAVATORE – Il Covid-19 usato come arma di distrazione di massa: è questa la percezione degli elettori durante queste ultime battute della campagna elettorale nel Comune di Casavatore. Il terreno di scontro trasferito dai manifesti offensivi ed allusivi protagonisti della scorsa primavera alla patetica polemica sui social, tra accuse reciproche e strampalate difese dalle quali traspare, tuttavia, un profondo imbarazzo. Modalità, quella dei social, quasi mai utilizzata dalle due forze politiche facenti capo a Maglione e Marino salvo rare, telegrafiche eccezioni rigorosamente senza contraddittorio, e adesso impiegata a profusione per soddisfare le curiosità delle folle in chiave elettorale. In una situazione che appare tutt’altro che sotto controllo, le due forze politiche accreditate di migliaia di consensi gettano benzina sul fuoco della pandemia, contribuendo ad incrementare ansia e preoccupazione nella popolazione già sufficientemente disorientata, accusando gli avversari di irresponsabile unzione. Fuori da questa polemica il Movimento Cinque Stelle locale, che ha già annunciato tra l’altro di aver responsabilmente rinunciato ad eventi aperti al pubblico già programmati sul territorio, unica forza politica a voler smorzare gli animi riportando la competizione su temi e proposte, ormai scomparsi dall’agenda politica delle due mega-coalizioni, orientate unicamente alla ricerca spasmodica di un posto al sole. Che non è un ristorante, sia chiaro. Casavatore, Città della Pace. E meno male.