Arzano

ARZANO. “Vigile smemorato? Non solo !”

Pubblicato

il

Il “Proprietario” dell’automobile parcheggiata sullo spazio riservato agli invalidi minaccia un cittadino in piazza Cimmino.

Succede ad Arzano e, non avendo altri interlocutori, i cittadini scrivono alla redazione di minformo.com.

Lo scorso venerdì arrivò in redazione una circostanziata segnalazione, completa di fotografie, che non mancammo di pubblicare. Ieri, altrettanto numerose sono state le segnalazioni, ma una in particolare ci ha lasciato a bocca aperta.

Sabato 5 settembre, qualche minuto prima delle 19,00 quello che poi si è capito essere il “proprietario” dell’automobile parcheggiata da giorni sul posto riservato agli invalidi avrebbe pubblicamente minacciato una persona seduta nei pressi del Circolo del PD.

Dopo aver bruscamente arrestato l’automobile davanti alle scale della Chiesa di Sant’Agrippino, sceso dall’auto e attraversata la strada, con piglio deciso e voce alta, chiamando per cognome il povero malcapitato, avrebbe messo in scena uno show farcito di minacce di denunce, querele e sanzioni perché il poveretto si era “permesso” di scattare foto alla sua auto in divieto di sosta, concludendo con il fatidico “ Cercati un avvocato”!

I numerosi presenti, circa una decina di persone pronte a testimoniare, avrebbero cercato di rabbonirlo mentre il malcapitato, conservando una calma olimpica, gli avrebbe risposto di non avere ragioni per cercarsi un avvocato; non contento, il “proprietario” dell’automobile in divieto di sosta si sarebbe allontanato verso i giardini continuando ad offendere e minacciare ad alta voce, al punto da diventare soggetto di quasi divertita attenzione dei numerosi cittadini che, di sabato sera, affollano la piazza.

In sè si tratta di poca cosa, ma l’episodio rivelerebbe il modus operandi del vigile in questione che, non solo non ricorderebbe e non riconoscerebbe il segnale di sosta riservata agli invalidi, non solo non multerebbe una persona che evidentemente conosce molto bene, ma addirittura svelerebbe il segreto d’ufficio senza indugio, vista la reazione del “proprietario” dell’auto in divieto di sosta.

A chi di dovere, il dovere di accertare i fatti e di intervenire, anche in considerazione degli eventuali strascichi giudiziari che non dovrebbero farsi attendere, ma questa volta voluti dal malcapitato cittadino.

di Filly Filandica

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Popolari

Exit mobile version