Timori e incertezze: sono questi i due particolari stati d’animo che la ripartenza dell’anno scolastico ha indotto nei genitori: Ipsos ha condotto un’indagine tra il 4 e il 18 agosto scorsi su un campione di 2370 persone. La principale ansia è data dall’incertezza sulle modalità di ripresa, seguita dai rischi legati al mancato distanziamento fisico.
In vista della riapertura delle scuole per i più piccoli, emerge che tra coloro che hanno iscritto i propri figli al nido, 6 genitori su 10 si dichiarano preoccupati per l’inserimento, principalmente a causa dei rischi che potrebbero derivare dal mancato distanziamento fisico. La preoccupazione delle famiglie riguarda però anche la disponibilità di offerta di servizi per l’infanzia e gli investimenti pubblici in questo comparto:
Un genitore su 10 crede di non potersi permettere l’acquisto dei libri; quota che sale a 2 genitori su 10 in Calabria. In Italia 2 genitori su 10 hanno fatto richiesta di un sussidio per affrontare i costi relativi al prossimo anno scolastico.
Anche le attività extra scolastiche di bambini e ragazzi sono a rischio, in questo caso anche per le norme di distanziamento: 7 genitori su 10 credono che il proprio figlio dovrà farne a meno per il prossimo anno.