Oltre il danno, come si suol dire, anche la beffa! E’ così che una docente di diritto di Massa Carrara ha ricevuto la comunicazione di essere stata assunta in ruolo, peccato però che fosse già andata in pensione.
La comunicazione che attendeva ormai da sempre è arrivata ma purtroppo, troppo tardi. Paola Fortunati è stata docente precaria di diritto per venti anni: ha atteso il fantomatico posto fisso per anni e l’anno scorso avrebbe dovuto firmare anche il contratto. Peccato però che per alcune problematiche quest’ultimo non sia mai arrivato e così è arrivato solo ora quando ha ormai raggiunto l’età pensionabile.
“Mi sento beffata e mi dispiace per i giovani che iniziano adesso e non hanno la certezza della sistemazione della loro carriera” ha raccontato la donna al quotidiano La Nazione.
“I posti che vengono assegnati in queste settimane dovevano essere dati lo scorso anno. Nel frattempo, però ho raggiunto l’età pensionabile e quindi sono stata messa a riposo appena compiuti gli anni. Per una manciata di mesi non sono riuscita a firmare quel benedetto contratto a tempo indeterminato” ha spiegato infatti la 67enne.
“Ho vinto ben due concorsi, quello del 2016 e quello del 2018 ma per via dei genitori anziani, non potevo spostarmi fuori dalla provincia così chi invece poteva, naturalmente, ha ottenuto il ruolo più velocemente di me ma è sconcertante ottenere il ruolo dopo essere andata in pensione” ha rivelato la donna, aggiungendo: “Non credo di aver fatto meno dei docenti assunti a tempo indeterminato”.
Per lei si tratta anche di un danno economico non di poco conto vista la differenza di pensione tra una precaria e una insegnante di ruolo. “C’è una grande differenza tra la legge scritta e quella applicata dagli uomini, per me si è trasformata in un paradosso, ma il mio è solo uno dei tanti casi di un sistema che purtroppo non funziona” ha concluso la docente che si è trovata, come tanti altri docenti qui in Italia, ad essere beffata da un sistema che è parecchio fuori uso.