“Si aiutino prima, però, le famiglie con studenti. Nel caso, infatti, si debba tornare alla didattica a distanza, è bene ricordare che secondo l’Agcom il 12,7% degli alunni non ha usufruito della didattica, dati definiti dall’Authority stessa come inaccettabili per una democrazia evoluta” ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
E’ dunque positivo anche il giudizio dell’Unione Nazionale Consumatori riguardo alla nuova misura che ha ricevuto ieri l’ok da Bruxelles e che attende di essere ufficializzata dal Governo italiano.
Il bonus prevede una somma che arriva fino a 500 euro a famiglia per l’acquisto di servizi internet e strumenti per navigare, pc o tablet per le famiglie con un Isee al di sotto di 20 mila euro.
Il Presidente dell’UNC ha però precisato che è opportuno dare la priorità agli studenti, soprattutto in vista di un possibile ritorno alla didattica a distanza: “Se 25 studenti su 100 hanno avuto problemi di velocità di connessione e quasi 10 studenti su 100 hanno lamentato la mancata disponibilità di dispositivi a casa idonei a svolgere le lezioni a distanza, vuol dire che queste famiglie devono essere supportate e che i 200 milioni stanziati sono certo un passo avanti, ma insufficiente“.
Concludendo con un appello allo Stato italiano che deve sopperire a delle carenze inaccettabili: “Per questo da mesi chiediamo che lo Stato si faccia carico non solo di fornire un tablet ad ogni studente che ne ha necessità, ma che fornisca anche le Sim per la connessione internet. Sono tante le famiglie, infatti, che, pur avendo il pc, non hanno una connessione adeguata per far seguire ai figli le lezioni. Non tutti possono permettersi un abbonamento flat per una connessione internet veloce e questo accade anche a chi ha un Isee superiore a 20 mila euro“.