Ambiente

Costa: ” Togliamo le ecoballe dal fondale di Follonica”

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Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha comunicato lo Stato di emergenza di sei mesi per gli interventi di messa in sicurezza del fondale delle acque del golfo di Follonica in Toscana, a seguito di sversamenti nel 2015 di 56 ecoballe di rifiuti in quel mare.

Approvato all’unanimità ieri in Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza di Protezione civile per le ecoballe che sono nel fondale del golfo di Follonica. Dopo l’intervento della Capitaneria di Porto, tali ecoballe ammontano ad un numero di 40 poiché 16 delle 56 iniziali, sono state rimosse. Restano tante, se solo si pensi che ognuna può arrivare a pesare una tonnellata con la capienza di veramente tanta roba, che si è andata a depositare su un fondale sabbioso a 50 metri di profondità, e che oramai si sono sfaldate con detriti e plastiche disperse. Come Ministero dell’Ambiente abbiamo mappato il lavoro di recupero, che solo le idonee attrezzature della Protezione Civile potranno portare a compimento. Opera complicata, mai fatta da nessuno prima, di concerto con Capitaneria di Porto e appunto Protezione Civile, nonché la Regione Toscana. Abbiamo stabilito sei mesi di necessità Emergenziale a partire da ieri, per togliere queste balle di plastica compresse dal fondale di Follonica. Ma essendo una situazione ambientale insostenibile, ad impatto negativo per l’imminente stessa stagione estiva, auspichiamo si possa portare a termine nel più breve tempo possibile. Anche perché passando il bel tempo, le già complesse operazioni, potrebbero esser aggravate da agenti atmosferici ostici. Tutti aspettano questo intervento. Ed io ho ascoltato il territorio, siamo un Ministero di prossimità. Me ne sono preoccupato da quando sono Ministro ed ora giungiamo alla fase conclusiva. Si fosse fatto dal 2015, quando le ecoballe furono sversate lì, si sarebbe dimostrata già da prima la stessa vicinanza ambientale al territorio“.

Nell’attesa di conoscere gli esiti dell’intera operazione, i cittadini italiani di tutti i posti che han subìto degradi ambientali del genere, restano fiduciosi dell’estensione di simili sinergie ad ogni zona del Paese.

di Carmine D’Argenio

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