AFRAGOLA – Venerdì 17 Luglio è stata il giorno in cui si è espresso il Tribunale del Riesame circa la posizione del dirigente comunale Chiauzzi e dell’imprenditore Ciro Salzano in merito alle misure cautelari applicate al margine dell’inchiesta aperta dalla Procura Napoli nord sulla configurazione di reato di turbativa d’asta di una gara pubblica dell’Ambito n.19.
Il Tribunale del Riesame ha confermato le misure cautelari e quindi i due dovranno continuare il loro percorso così come era fino al processo e non si esclude che il Pubblico Ministero possa chiedere anche il rinvio a giudizio in maniera urgente e cominciare subito il processo che tra l’altro vede indagato anche l’ex senatore Vincenzo Nespoli del quale, sulla stessa inchiesta, ha già dovuto subire una perquisizione presso le proprie abitazioni e uffici.
Insomma un vero e proprio cataclisma si sta abbattendo anche sull’amministrazione Grillo, visto che nella relazione delle misure cautelari emesse dal GIP l’ex senatore Nespoli è più volte richiamato come il dominus dell’amministrazione afragolese, segno che agli occhi della magistratura è ben chiaro il quadro generale di chi detiene il potere amministrativo all’interno della casa comunale.
Siamo sicuri che questa vicenda lascerà enormi strascichi, visto che c’è molto materiale inquisitorio in mano agli inquirenti, specialmente dal punto di vista di intercettazioni telefoniche ed ambientali sulle quali si sta concentrando la magistratura e le cose che più fanno clamore in tutta questa situazione è il silenzio assordante del Sindaco Grillo e l’indifferenza della Lega che, noncurante dei guai giudiziari del proprio deus ex machina, continua a chiedere il secondo assessore durante le riunioni di maggioranza.
Ultima richiesta risale ad ieri pomeriggio, durante l’ultima riunione di maggioranza, quando la Lega, sempre per mano del coordinatore cittadino – estraneo agli Stati Generali romani della Lega stessa – consegna nelle mani del sindaco l’ennesimo documento. Non bastano più tutti gli alberi rimasti in Amazzonia per sopperire all’enorme esigenza leghista afragolese di produrre documenti dove, dopo aver consumato anche l’intero dizionario italiano, non sa più con quali parole chiedere l’ennesimo assessore.
Per la Lega e per il Sindaco quindi tutto apposto! Speriamo che non si tratta di mutismo selettivo per il primo cittadino, vista la situazione potenziale generatrice di enorme ansia.
Con la diffida della Prefettura sul resoconto e con il dirigente delle Finanze che non può mettere piede al Comune, senza dimenticare il buco da circa cinquanta milioni di euro, il sindaco va avanti senza dire nulla, ammettendo intrinsecamente, dopo che anche la Procura gli sta dicendo di essere un ologramma – visto che nella relazione a più riprese Nespoli è apostrofato come il dominus dell’amministrazione – di essere lì a scaldare la poltrona mentre gli altri rosicchiano perfino le mura di Palazzo Moriani e con la Lega pronta ad azzannare al polpaccio al minimo passo falso, senza tenere conto che il suo mentore, il suo fondatore, oggi è ancor di più, per un’ulteriore indagine che lo vede protagonista, sotto la lente della magistratura.
Come diceva il caro compianto Totò ne “Il Turco Napoletano”: “Contenti voi… contenti tutti!”.