Sono saliti a 28 i contagiati del nuovo focolaio di Coronavirus individuato in un ristorante sushi bar di Savona, che è stato chiuso.
Più di mille le persone finite in quarantena e centinaia i contatti in corso di controllo. L’operazione è resa possibile grazie al fatto che il locale aveva tenuto traccia dei clienti che avevano prenotato, tra i quali anche il campione olimpico di pallanuoto Matteo Aicardi, ora ricoverato ad Albenga.
Il focolaio è stato individuato giorni fa e la Regione Liguria ha comunicato ieri sera, 18 luglio, che per il momento i positivi sono 28.
Il bilancio è però ancora provvisorio: nelle prossime ore sono stati programmati 750 test del tampone, che si sommano agli oltre 200 effettuati nei giorni scorsi. Dopo la decisione di chiudere in via precauzionale anche l’altra sede dello stesso locale, ad Albenga, dove lavorano gli stessi dipendenti, in città sono oltre mille le persone finite in quarantena.
Il presidente della Regione Giovanni Toti in una diretta Facebook ha spiegato che “I contatti in corso di controllo sono centinaia e molti sono già in isolamento preventivo. I nostri tecnici stimano che arriveremo a un migliaio di persone“.
E’ cominciato tutto l’8 luglio quando nel ristorante avevano cenato sia il campione olimpico di pallanuoto Matteo Aicardi che è adesso ricoverato all’ospedale di Albenga, sia le tre infermiere della Pediatria dell’ospedale San Paolo di Savona.
Tutti, anche se a distanza di qualche giorno, hanno poi sviluppato la febbre ed i sintomi, facendo scattare l’allarme. Proprio grazie al registro compilato dai gestori, l’Asl 2 è risalita a 70 clienti che suddivisi in 17 tavoli avevano mangiato nel locale, oltre che ai 22 dipendenti, di cui tre sono poi risultati positivi. E’ proprio per questi ultimi che sono stati contattati anche coloro che hanno transitato per il locale fino al 16 luglio, giorno in cui poi ha chiuso.
“Il virus insomma circola ancora, occorre continuare con le misure di prevenzione e la prudenza, ma è anche vero che siamo in grado di difenderci molto di più e molto meglio di quanto avveniva alcune settimane fa grazie all’esperienza accumulata, alle capacità di cura, all’organizzazione per fare i tamponi” ha detto il Governatore della Liguria.