Anche oggi, come di consueto ogni venerdì, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione sui contagi.
La diretta è partita parlando della situazione del campo rom a Scampia dove una 17enne incinta è risultata positiva al Coronavirus la scorsa settimana.
“Abbiamo individuato alcuni positivi. Abbiamo proceduto a fare i tamponi ai familiari stretti. Il padre e uno zio sono risultati positivi. Quando i parenti hanno appreso della positività sono venuti dalla Serbia in macchina. Abbiamo fatto i tamponi a tutti quanti. Oggi la situazione è sotto controllo“.
“Abbiamo fatto 80 tamponi e 8 sono risultati positivi, tre dei quali sono venuti di notte dalla Serbia. Complessivamente 30 persone sono rientrate dalla Serbia nelle ultime 48 ore“.
“Sono necessari più controlli perchè questi non sono rigorosi e non possiamo concederci il lusso di avere un’epidemia d’importazione. 30 persone rientrate dalla Serbia in 48 ore possono essere un problema“.
“Abbiamo una squadra dell’ASL Napoli 1 che lavora dentro al campo rom. E’ impegnata a controllare le persone che sono residenti nel campo rom comunale e abbiamo consegnato 1000 mascherine ad adulti e bambini“.
“Ieri sono arrivate a Napoli 12 extracomunitari provenienti da Lampedusa. A Lampedusa erano risultati negativi ma qui uno di loro è risultato positivo. Abbiamo fatto appello alle associazioni ad una maggiore prudenza“.
“Siamo così impegnati in una rincorsa sostituendoci alle forze dell’ordine che dovrebbero avere più rigore nei controlli dall’Est. Io credo che dovrebbero essere bloccati i voli anche dagli Stati Uniti visto che l’America è il paese con il più alto tasso di contagiati“.
“Oggi la situazione è questa: abbiamo aperto l’Italia più di un mese fa e probabilmente era una scelta obbligata per ragioni economiche. Era inevitabile aprire. Ma il presupposto per stare tranquilli è quello di avere controlli ancora più rigorosi. Questo è un compito che devono assumersi il Ministero dell’Interno e quello degli Esteri“.
“Per quanto riguarda il trasporto ferroviario e stradale rimangono limitazioni al numero di passeggeri e questo determina problemi perchè i pochi bus e treni che camminano così sono ancora più ingolfati“.
“I controlli non basteranno, anche perchè spesso non esistono. L’appello è alla responsabilità dei cittadini. Possiamo riprendere le attività solo se il Governo è attento ai controlli dall’estero e tutti noi alle misure necessarie”.