Un uomo di 37 anni si è recato in ospedale ad Aprilia, in provincia di Latina, ma senza attendere l’esito del tampone è tornato a casa, fornendo ai sanitari un falso indirizzo.
Quando è stato ricoverato aveva raccontato di aver trascorso la giornata in un noto parco acquatico della zona e, sebbene il suo racconto non sia attendibile, tutti i dipendenti sono stati sottoposti ai dovuti controlli.
Sei i nuovi casi registratisi ieri in provincia di Latina: l’impennata del contagio è dovuta a un nuovo cluster familiare a Formia, dove sono risultati contagiati padre, madre e i loro due figli, e ai due nuovi casi nel territorio di Aprilia.
Qui un trentasettenne ha raccontato di essere stato il giorno prima dell’arrivo in ospedale al parco acquatico ‘Miami Beach‘ di Borgo Piave, un luogo estremamente frequentato soprattutto dalle famiglie in cerca di ristoro e di una giornata di divertimento.
L’Asl di riferimento ha fatto così partire l’indagine epidemiologica ed ha disposto la sanificazione della struttura e i tamponi per tutti i dipendenti dell’acquapark.
Al momento la circostanza non desta particolare preoccupazione sopratutto perché il racconto del 37enne, elemento noto alle forze dell’ordine, rimane tutto da chiarire. Non è infatti escluso che potrebbe aver mentito, tirando in ballo una sua visita all’acquapark, per non raccontare i suoi ultimi spostamenti alle forze dell’ordine.
Tra l’altro, l’uomo, dopo essere stato sottoposto al tampone, non ha atteso i risultati e si è allontanato. Sono così partite le ricerche per stabilire dove si trovasse e le forze dell’ordine lo hanno rintracciato in un campo rom di Aprilia, in via dei Giardini.
Secondo i titolari dell’acquapark, che hanno messo a disposizione i loro registri, l’uomo non si sarebbe mai recato nella struttura e ora stanno valutando di denunciarlo.
L’Asl intanto continua l’indagine epidemiologica per stabilire altri eventuali contatti dell’uomo, mentre il ‘Miami Beach’ è rimasto aperto.