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Ennesima aggressione ai sanitari nel napoletano: dottoressa picchiata dal figlio di un paziente

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A Giugliano una dottoressa è stata aggredita dal figlio di un paziente: è questo l’ennesimo caso di aggressione ai sanitari nel napoletano.

Nella mattinata di oggi, domenica 12 luglio, una troupe del 118 dei “Varcaturo SAUT” è intervenuta nel territorio di Lago Patria per un codice rosso.

All’arrivo dei soccorsi il paziente aveva perso conoscenza e la dottoressa ha applicato le opportune manovre di rianimazione cardio-polmonare, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Dopo aver dichiarato il decesso del paziente il figlio si è scagliato contro di lei schiaffeggiandola e solo grazie all’intervento di alcuni parenti è stato evitato il peggio. L’aggressione è stata denunciata ai carabinieri.

Un lungo post è stato fatto così dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” su Facebook:

“‘Uomo contro donna’…se questo è un uomo! Dottoressa 118 schiaffeggiata a Lago Patria
In queste ore l’equipaggio del 118 di “Varcaturo SAUT” è in caserma per denunciare questa grave aggressione” hanno scritto amareggiati.
Continuando, raccontando l’episodio: “Pare che stamane la postazione in questione sia stata allertata per ‘perdita di coscienza’ CODICE ROSSO a Lago Patria in via Staffetta. Purtroppo per il paziente, dopo le opportune manovre di rianimazione cardio-polmonare, non c’è stato nulla da fare. Nel momento della dichiarazione del decesso del paziente uno dei parenti si è scagliato contro la dottoressa del 118 schiaffeggiandola più e più volte!“.
Addirittura sembra che stesso altri congiunti abbiano trattenuto l’energumeno evitando il peggio. Con vistosi segni sul volto la collega, unitamente all’equipaggio, si recano presso la vicina caserma dei carabinieri , sempre a via Staffetta, denunciando l’accaduto” hanno scritto.
Concludendo poi il post con la denuncia della carenza di assistenza sul territorio, motivo spesso di tragici avvenimenti: “Purtroppo altro problema nella Napoli 2 è la cronica carenza di personale medico, infatti la postazione di Pozzuoli è spesso e volentieri demedicalizzata. Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente sulla assistenza in emergenza. Noi continueremo a difendere la categoria! Aiutateci ad aiutarvi!“.

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