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Il mistero di Salome: la bambina di 4 anni trovata seminuda in un bosco

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La piccola Salome Segura Vega è stata stuprata e picchiata a morte probabilmente da un 27enne che lavorava nelle fattoria dei suoi genitori.

È successo a Garzón, in Colombia. Dopo essere scomparsa mentre giocava con gli amici, è stata trovata semi-nuda e incosciente in un bosco accanto al suo aggressore. Trasferita immediatamente in ospedale, è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici ma non ce l’ha fatta.

Era scomparsa la scorsa settimana mentre giocava con i suoi amichetti. Ma dopo poco è arrivata la macabra scoperta: il suo corpo è stato trovato seminudo in un bosco.

Trasportata nell’immediato presso la Clínica Medilaser de Neiva, è morta sabato a causa delle lesioni multiple provocate dallo stupro e dalle botte ricevute dal suo aggressore.

Il principale sospetteto è il 27enne Sebastian Mieles Betin, ma le indagini sono ancora in corso da parte della polizia locale per cercare di ricostruire l’esatta dinamica di quanto successo. Betin, che lavora nella fattoria dei genitori di Salome, è al momento accusato di abusi sessuali e omicidio, ma continua a negare.

La piccola Salome viveva coi genitori e i fratelli a Puerto Alegría, del municipio di Garzón e nel dipartimento di Huila, dove si sono perse le sue tracce lo scorso 29 giugno.

Dopo giorni di ricerche, è stata trovata semi-nuda e priva di conoscenza in un bosco. Accanto a lei, l’uomo che è stato fermato, con alcuni testimoni che hanno tentato di aggredirlo, prima di consegnarlo alle forze dell’ordine.

Luis Enrique Dussan Lopez, governatore di Huila, ha chiesto che il giovane riceva una “condanna severa“, aggiungendo: “Quello che è successo a Salome a Garzón non può più accadere“.

La piccola, dopo essere stata trovata viva, è stata trasferita d’urgenza in ospedale, dove è rimasta per qualche ora nell’Unità di Terapia Intensiva Pediatrica, presentando traumi genitali e contusioni con lesioni a varie parti del corpo e organi interni compromessi dalle botte ricevute.

E’ stata poi sottoposta a coma indotto dopo aver subito una serie di interventi che però non hanno avuto l’epilogo sperato.

 

 

 

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